Nucetto. Tra Ceva e Nucetto, la ferrovia attraversa più volte il Tanaro con bei ponti in muratura. Il penultimo ponte prima di Nucetto è una delle inquadrature più classiche della linea. |
Nucetto. Benchè il treno fosse destinato ad autorità e stampa, la popolazione era stata invitata a salutarlo in tutte le stazioni. Ecco i bimbi di Nucetto in posa allegra e ordinata davanti al treno: uno di quegli scatti che da soli meritavano la gita! |
Priola. L'arrivo accanto al magazzino merci in abbandono, nel paesaggio boscoso invernale. |
Garessio. |
Garessio. La sottostazione elettrica è il segno più storico e peculiare del passato della linea, che funzionò a trazione trifase dal 1938 al 1973. Essa fu proprio l'ultima linea elettrificata in trifase, se si escludono i due brevi tratti della Savona-S.Giuseppe via Altare e della galleria Granarolo di Genova, realizzati nel dopoguerra in continuità con le linee adiacenti. |
Eca-Nasagò. L'ultima fermata prima di Ormea ha un nome così strano da incuriosire anche il viaggiatore più distratto. Eca è una minuscola frazione di versante, 300 m più in alto, mentre Nasagò non ha riscontri nemmeno nelle mappe più dettagliate, dove al più è riferito proprio alla stazione ferroviaria (situata tra le località Isola Lunga e Isola Perosa). |
Ormea. Ancora i bimbi accanto al treno, ormai giunto al capolinea. |
"Viva il treno". Antologia di scatti allegri e colorati, tratti dal quotidiano locale TargatoCn.it (le immagini sono utilizzate con finalità di citazione e recensione, nel rispetto della policy del sito di provenienza). |
Ormea. Vista quasi aerea (dalla cima del paraurti) sul grande piazzale. Non ci avrei scommesso tantissimo, in quel giugno 2012, che ci avrei mai rivisto un'ALn 663, e invece... |
Ormea. Primo piano dell'automotrice (Fiat Savigliano, 1983). |
Ormea. In stazione si può puntare alla varietà delle inquadrature, aperte sull'Alpe. |
Ormea. La catena montuosa che chiude il fianco sinistro della valle del Tanaro si alza fino a oltre 2000 m di quota. |
Ormea. |
Ormea. Nel primo pomeriggio il treno riparte verso Ceva percorrendo l'imponente viadotto in curva. Sullo sfondo, la cresta rocciosa che culmina nella Torre dei Saraceni e sulla destra il Monte Galero, di 1700 m. |
Bagnasco. Le automotrici transitano accanto a uno dei tipici caselli della linea, sullo sfondo dei ruderi del Castello di Nucetto. |
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