Foto 5-14/30  ^ Indice ^   Pag. successiva >>   (foto singola)

Una gita a Ormea!

 Garessio.  Il sole sorge sulla sottostazione elettrica, che ricorda in modo inequivocabile l'elettrificazione trifase della linea, rimasta in funzione fino al 1973, quando la Carmagnola-Savona venne convertita in corrente continua e la Ceva-Ormea semplicemente de-elettrificata.
Una gita a Ormea! - Garessio.

 

 Garessio.  Inizialmente penso di muovermi subito verso Ormea, ma il sorgere del sole mi consiglia senz'altro di aspettare qui in stazione la corsa da Ceva. Alle 8 la luce del primo mattino assicura lo spettacolo, con una doppia inquadratura, in stazione e alla partenza.
Una gita a Ormea! - Garessio.

 

 Garessio.  Sottostazione, torre dell'acqua, doppio binario e segnali in fondo, ancora in ombra: anche qui il degrado si tiene lontano, e la storia è chiara davanti a me.
Una gita a Ormea! - Garessio.

 

 Trappa.  Per l'ultima corsa del mattino si ha l'imbarazzo della scelta: trovo questo punto appena fuori di Trappa, in luce perfetta.
Dietro la siepe sulla destra si trova il celebre "piano caricatore", cioè un lungo rettifilo in rilevato che mi dicono fosse correlato alla presenza a Trappa di una caserma di Alpini (di cui peraltro oggi non trovo traccia, nemmeno sulle foto aeree). La singolarità del piano caricatore è che si accedeva dal "davanti" (lato paese) del fabbricato viaggiatori: sul piazzale esterno c'è ancora uno spezzone di binario semisepolto; lo scambio era oltre il magazzino merci, lato Ormea.
Una gita a Ormea! - Trappa.

 

 Trappa.  A questo punto comincia il "buco" senza treni per tutta la mattinata e bisogna inventarsi qualcosa. Io sono tornato a Ormea, ho fatto colazione, sono salito al castello diroccato, ho bighellonato e pranzato, e poi mi sono rimesso in sella in direzione nord, ritornando a Trappa, comunque in largo anticipo. Qui lo spettacolo è totale, la stazione è abitata e fiorita, e a sorpresa scopro che a destra lo sguardo si allarga sulla valle: il panoramix è d'obbligo!
Una gita a Ormea! - Trappa.

 

 Ormea.  Per il ritorno zizzago un po' in zona Eca ma alla fine mi convinco che l'inquadratura migliore è con il Tanaro e la torre dei Saraceni, fatta presso il sottopasso della statale, lato Eca. E' quasi superfluo dire che con 9 corse al giorno e muovendosi in bici, ogni foto è un'occasione unica e di fatto irripetibile, non ci si può permettere di sbagliare. Da un lato questo fa un po' di apprensione, dall'altro credo moltiplichi la soddisfazione.
Una gita a Ormea! - Ormea.

 

 Bagnasco.  Per il treno del pomeriggio ridiscendo la valle, con calma, fino a Bagnasco, dove attendo al passaggio a livello, a fianco della caratteristica roccia di conglomerato.
Una gita a Ormea! - Bagnasco.

 

 Ormea, Garessio.  Collage di iscrizioni originali, tutte vintage, con il lampione della sottostazione elettrica di Garessio e la torre dell'acqua di Ormea.
Una gita a Ormea! - Ormea, Garessio.

 

 Pievetta.  Nel tardo pomeriggio le velature aumentano: mi sposto a Pievetta, dove c'è qualche albero fiorito che merita comunque l'inquadratura. Con tanta pazienza - un'ora secca - aspetto la corsa per Ormea, poi un'altra ora di pausa e prendo l'ultimo treno per Ceva, alle 20, di cui sono comprensibilmente l'unico viaggiatore (è la corsa necessaria per riportare l'automotrice a Ormea).

Da Ceva coincidenza per Mondovì, di qui rotolo giù a Breo e risalgo a Piazza in funicolare (trasporto bici gratuito). Sembra oggettivamente di essere in Germania, ma attenzione, c'è il trucco! La funicolare è aperta fino alle 24 solo al venerdì e al sabato. In settimana l'ultima corsa è alle 19.50, la domenica addirittura alle 19 (e l'inizio del servizio alle 10.20!). Avere lì una cosa davvero comoda e concorrenziale e usarla "ai minimi termini" continua a sembrarmi quanto meno una fesseria.
L'albergo, scelto perché costava appena 35 euro, a sorpresa è un gioiello incredibile, un palazzo trecentesco accanto al duomo, sede di un'accademia di musica, spettacolare.

Una gita a Ormea! - Pievetta.

 

 Mondovì Breo.  Al mattino dopo scopro quanto è ripida la discesa a Breo: senza funicolare non ce l'avrei mai fatta, grunt! A Breo stessa, mi colpisce una fontana con statue di bimbi che si tengono per mano, molto dolce. Lo sfondo della stazione - abbandonata nel 1985 con la chiusura della Mondovì-Bastia - è un ulteriore valore aggiunto alla foto. Tra l'altro è strana la sensazione di stare in questi luoghi, oggettivamente belli, e a cui sono affezionato, eppure con il senso amaro di sapere che della ferrovia non importa nulla (quasi) a nessuno, e stanno andandosene sereni verso la sconfitta e l'abbandono. Che delusione, un paese in declino.
Una gita a Ormea! - Mondovì Breo.

 

Foto 5-14/30  ^ Indice ^   Pag. successiva >>

[Indice della sezione / This Section]   [Articolo principale / Main Page: AUTOMOTRICI]

[Home page]