Pausa. Sempre sulla Ora-Predazzo, Pausa era la stazione quasi al termine della lunga rampa che passava dai 260 m di Ora ai 1100 del valico verso la Val di Fiemme. |
Fondo. Stazione intermedia della linea Dermulo-Mendola che, insieme alla linea della Val di Non, alla funicolare della Mendola e alla Bolzano-Caldaro, permetteva un insolito e affascinante itinerario alternativo tra Trento e Bolzano (vedi anche il dettagliato articolo di Claudio Vianini su Photorail). |
Riva del Garda. Capolinea della MAR, ferrovia Mori-Arco-Riva che metteva in comunicazione la linea del Brennero con la sommità del lago di Garda. La linea, prolungata da Mori a Rovereto nel 1925, è stata poi chiusa nel 1936. Sempre esercitata a vapore, era a scartamento ridotto "austriaco" da 760 mm. |
Riva del Garda. |
Riva del Garda. |
Affi. Sulla Ferrovia Verona-Caprino/Garda, si trovava al bivio tra la linea per Garda e quella per Caprino. |
Valdagno. Smantellate pezzo per pezzo con rigorosa metodicità nel corso degli anni Settanta, le Ferrovie e Tranvie Vicentine sono state definitivamente chiuse nel 1980, proprio con la soppressione della linea di Valdagno. Molte stazioni, come la stessa Valdagno sono oggi diventate fermate degli autobus, pur conservando inequivocabili segni "ferroviari". |
Valdagno. La sottostazione elettrica, anch'essa segno di un'infrastruttura ferroviaria/tranviaria. Altre linee delle FTV erano invece a trazione diesel. |
Cornedo. Sulla linea Vicenza-Valdagno. |
Castelgomberto. Sulla linea Vicenza-Valdagno. |
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