Castelgomberto. Sulla linea Vicenza-Valdagno. |
Salice Terme. Una delle principali stazioni della Ferrovia Voghera-Varzi, a trazione elettrica. |
Nonantola. Stazione intermedia della trasversale padana Modena-Nonantola-Crevalcore-Cento-Ferrara. |
S. Marcello Pistoiese. Principale centro della Ferrovia Pracchia-Mammiano, chiusa nel 1965, che si diramava dalla linea appenninica FS della Porrettana. |
Spoleto. Subito dopo la ferrovia delle Dolomiti, nella triste classifica degli scempi, viene l'arditissima ferrovia Spoleto-Norcia, che si arrampicava con un tracciato "svizzero" per valicare la montagna da Spoleto alla Val Nerina (altri dettagli). La stazione capolinea è oggi in corso di restauro per un "centro di documentazione ferroviaria". Vedremo... |
Fossato di Vico. Accanto alla stazione FS della linea Ancona-Roma, era il capolinea della Ferrovia Appennino Centrale per Umbertide, da dove ancora oggi la Ferrovia Centrale Umbra proveniente da Perugia prosegue per Sansepolcro. Da qui a sua volta era un tempo possibile raggiungere anche Arezzo, creando di fatto un itinerario appenninico trasversale Ancona-Arezzo-Firenze, oggi del tutto perduto. |
S. Giovanni Suergiu. Stazione di diramazione delle Ferrovie Meridionali Sarde tra la Siliqua-Sant'Antioco-Calasetta e la bretella S.Giovanni-Carbonia-Iglesias, di collegamento ai due capolinea della linea FS Cagliari-Iglesias/Carbonia. |
Ghirla. Siamo a quella che era la stazione di diramazione della linea proveniente da Varese, che qui proseguiva per Luino, sul lago Maggiore, e per Ponte Tresa, sul lago di Lugano. Classificata amministrativamente come ferrovia, aveva in realtà un aspetto molto "tranviario", ma la stazione di diramazione era realizzata in grande stile, con il fabbricato viaggiatori e ben tre pensiline metalliche. Con la chiusura della rete varesina, la stazione è diventata fermata dei bus ma si è perfettamente conservata e, specie nell'assenza di autobus del mattino festivo, appare ancora oggi un luogo di grande fascino. |
Ghirla. La ferrovia Varese-Luino, nota anche come linea della Valganna, rimase in esercizio tra il 1903 e il 1955, a scartamento di 1100 mm ed elettrificazione "tranviaria" a 600 V in corrente continua (salvo una breve parentesi sperimentale in corrente alternata trifase nei primi tre anni d'esercizio, sempre a 600 V). La diramazione Ghirla-Ponte Tresa risale invece al 1914 ed è stata chiusa nel 1953. La stazione di Ghirla si è quindi conservata intatta senza binari ormai per più di 60 anni! |
Ghirla. |
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