Valdagno. Smantellate pezzo per pezzo con rigorosa metodicità nel corso degli anni Settanta, le Ferrovie e Tranvie Vicentine sono state definitivamente chiuse nel 1980, proprio con la soppressione della linea di Valdagno. Molte stazioni, come la stessa Valdagno sono oggi diventate fermate degli autobus, pur conservando inequivocabili segni "ferroviari". |
Valdagno. La sottostazione elettrica, anch'essa segno di un'infrastruttura ferroviaria/tranviaria. Altre linee delle FTV erano invece a trazione diesel. |
Cornedo. Sulla linea Vicenza-Valdagno. |
Castelgomberto. Sulla linea Vicenza-Valdagno. |
Salice Terme. Una delle principali stazioni della Ferrovia Voghera-Varzi, a trazione elettrica. |
Nonantola. Stazione intermedia della trasversale padana Modena-Nonantola-Crevalcore-Cento-Ferrara. |
S. Marcello Pistoiese. Principale centro della Ferrovia Pracchia-Mammiano, chiusa nel 1965, che si diramava dalla linea appenninica FS della Porrettana. |
Spoleto. Subito dopo la ferrovia delle Dolomiti, nella triste classifica degli scempi, viene l'arditissima ferrovia Spoleto-Norcia, che si arrampicava con un tracciato "svizzero" per valicare la montagna da Spoleto alla Val Nerina (altri dettagli). La stazione capolinea è oggi in corso di restauro per un "centro di documentazione ferroviaria". Vedremo... |
Fossato di Vico. Accanto alla stazione FS della linea Ancona-Roma, era il capolinea della Ferrovia Appennino Centrale per Umbertide, da dove ancora oggi la Ferrovia Centrale Umbra proveniente da Perugia prosegue per Sansepolcro. Da qui a sua volta era un tempo possibile raggiungere anche Arezzo, creando di fatto un itinerario appenninico trasversale Ancona-Arezzo-Firenze, oggi del tutto perduto. |
S. Giovanni Suergiu. Stazione di diramazione delle Ferrovie Meridionali Sarde tra la Siliqua-Sant'Antioco-Calasetta e la bretella S.Giovanni-Carbonia-Iglesias, di collegamento ai due capolinea della linea FS Cagliari-Iglesias/Carbonia. |
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