MMC 111. Un'altra vista d'insieme della 111. A sinistra un classico segnale luminoso FS a due vele, regolarmente acceso sul rosso. |
Pancone. Il respingente unico centrale era una caratteristica tipica dei mezzi tranviari, con i due ganci a catena sui lati (qui la catena di sinistra è chiusa a riposo sul gancio di destra, che in servizio riceverebbe ovviamente la catena della prima carrozza). |
In arrivo a Settimo. La 111, smontata in più pezzi, transita per la via centrale di Settimo - la stessa che percorreva in servizio regolare - nell'estate 2014, pronta per il paziente lavoro di restauro. Si riconosce in primo piano il forno (parallelepipedo) e poi la caldaia (cilidrica) mentre il pezzo successivo è rappresentato dal telaio (rosso) con la struttura cabinata (verde). |
Strumenti di blocco e segnale. I volontari hanno recuperato dalla sala del museo anche il resto che vi era ospitato, che non ha legami con il Gamba de Legn (è materiale FS) ma che così è anch'esso tornato accessibile. Si tratta di due classici segnali ad ala (un segnale di partenza ad ala rossa, visibile in foto, e un altro di protezione ad ali accoppiate rossa e gialla), il segnale luminoso visto sopra, un instrumento di blocco Cardani (rosso, che vedremo a breve) e un banco a leve (verde). |
Instrumento di blocco sistema Cardani. L'allestimento, ripreso nella medesima forma in cui era presente nel Museo, comprende gli apparati che gestivano un posto di passaggio dal semplice al doppio binario tra Calcio e Romano, sulla Milano-Brescia (vista ingrandita del disegno). L'armadio blu è un banco a chiavi, i due oggetti rossi sono instrumenti di blocco sistema Cardani e i riquadri verdi sono ripetitori Castelli che servivano per il controllo dei segnali ad ala. |
Instrumento di blocco sistema Cardani. Dettagli. Gli strumenti di blocco erano gli apparati elettrici con cui due stazioni comunicavano tra loro, chiedendo l'una all'altra il "permesso" di inviare un treno. Il termine "consenso" fa proprio riferimento al fatto che la stazione successiva acconsente a ricevere il treno inviato dalla stazione precedente. Una volta concesso il consenso, la sezione (cioè la tratta compresa tra le due stazioni) veniva "bloccata", cioè non si potevano effettuare altre operazioni fin tanto che il treno non aveva percorso la tratta. Attualmente (2014) il Blocco Elettrico Manuale BEM, erede del sistema Cardani qui illustrato, è ancora in uso in un limitato numero di stazioni della rete FS, in via di sostituzione con sistemi più moderni e soprattutto telecomandabili. |
Strumento di blocco ex austroungarico. Le lampadine di destra e la suoneria di sinistra sono ancora perfettamente funzionanti (azionate dai piccoli interruttori moderni posti al centro). |
Strumento di blocco ex austroungarico. Dettagli. |
Nuovo! Museo Scienza e Tecnologia. La 111 durante la sua lunga permanenza nel padiglione Trasporti terrestri, al piano seminterrato del Museo della Scienza e Tecnologia "Leonardo da Vinci" di Milano. Il padiglione venne definitivamente chiuso verso il 2010. Il materiale portato a Settimo (che include anche il segnale ad ala visibile in foto) è l'unico attualmente ancora fruibile. |
Nuovo! Museo La 111 parcheggiata su binari provvisori al Museo della Scienza, in attesa di entrare nel padiglione dove poi rimase fino all'estate 2014. Dall'immagine aerea di Google Maps si vede che siamo proprio a lato del Padiglione ferroviario (si riconoscono gli edifici di sfondo, l'abbaino sul tetto e vari altri dettagli). |
Foto 8-17/25 ^ Indice ^ Pag. successiva >>