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Dai Navigli alle periferie

 Centro Direzionale.  Con l'apertura dell'area verde a nord dei grattacieli di Porta Nuova (unico e non particolarmente ampio giardino dell'intero intervento urbanistico) i cultori della storia milanese contemporanea si sono trovati davanti una vista singolare: per la prima volta molti degli elementi di spicco del Centro Direzionale degli anni '50 erano visibili in un quadro ampio e decoroso, e non attraverso altri palazzi o terreni incompiuti. Da sinistra a destra, la Torre Galfa (1959, oggi vuota), la sede provinciale dell'INPS (1967, parimenti vuota [demolita nel 2018]), il Grattacielo Pirelli (1955-60) e il complesso per i servizi tecnici del Comune di Milano (1955-66), comprensivo della struttura a ponte su Via Gioia.

Il parco e il percorso pedonale sono stati poi chiusi, l'intera area è stata rimaneggiata e solo nell'autunno 2018 dovrebbe riaprire in versione definitiva, ben sei anni dopo la conclusione della parte più prettamente edilizia del complesso di Porta Nuova.
Dai Navigli alle periferie - Centro Direzionale.

 

 Albero della vita.  Tra le luci e ombre dell'Expo (luci per il successo di pubblico e l'ambiente piacevole; ombre per le colate di cemento che l'hanno accompagnata e la sostanziale povertà culturale con cui è stato toccato il tema dell'alimentazione), propongo un'immagine dell'Albero della Vita: autentico punto di attrazione dell'intera esposizione, è stato a mio avviso un prodotto di gran classe, davvero ricco di idee, oltre che di tecnologia. I suoi innumerevoli modi di funzionamento - luci, giochi d'acqua, effetti speciali - sono stati un esempio di autentica e preziosa fantasia progettuale.
Dai Navigli alle periferie - Albero della vita.

 

 Arco della Pace.  Pochi attimi fortunati verso le 8 di un mattino di gennaio: il sole accende le nuvole dietro l'Arco. Il tempo di arrivare al laghetto del parco, e il cielo sarà tornato uniformemente grigio!
Dai Navigli alle periferie - Arco della Pace.

 

 Ca' Granda.  Le ricche e fascinose decorazioni in cotto dell'ex Ospedale Maggiore, ora Università degli Studi, sul fronte principale affacciato in via Festa del Perdono. L'aspetto dell'intero complesso è anche frutto della significativa opera di restauro dai danni bellici, attuata a partire dal 1953 (P. Portaluppi e L. Grassi).
Dai Navigli alle periferie - Ca' Granda.

 

 Ca' Granda.  Si chiude l'ora blu in un piovoso pomeriggio di sabato, davanti all'Università Statale.
Dai Navigli alle periferie - Ca' Granda.

 

 Giardini Pubblici.  ll trenino dei giardini pubblici, al pari di quello quasi gemello del Parco Sempione, è un classico della storia milanese, ed è immutato da innumerevoli anni. Il controluce nel bosco, lasciando in ombra conducente e passeggeri, evidenzia la bella locomotiva (ad accumulatori), che ricorda nella forma le macchine svizzere tradizionali.
Dai Navigli alle periferie - Giardini Pubblici.

 

 Sant'Ambrogio.  L'ultima luce del pomeriggio, nella brevità delle giornate di gennaio.
Dai Navigli alle periferie - Sant'Ambrogio.

 

 Piazza Missori.  Il simbolo della metropolitana contrasta piacevolmente con il palazzo che chiude la piazza tra Corso Italia e Corso di Porta Romana.
Dai Navigli alle periferie - Piazza Missori.

 

 Arco della Pace.  La vista mattutina della sommità dell'arco, inquadrata dal lato del parco.
Dai Navigli alle periferie - Arco della Pace.

 

 San Gottardo.  Guardando di sotto in su!
Dai Navigli alle periferie - San Gottardo.

 

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