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Carte ferroviarie

Carta ferroviaria FS, 1989. 
Lato 2600 pixel, 5,5 Mpixel (1,5 MB), 130 DPI. 
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Un "classico" che sarà familiare a molti lettori: la carta ferroviaria che era appesa nelle carrozze FS tradizionali, ad esempio sulla parete curva a lato del bagno nelle carrozze degli anni '50, e accanto al finestrino del vestibolo sulle Tipo X. Era abbastanza abituale vedere i viaggiatori che, trovandosi in luoghi "ignoti", cercavano di orientarsi scrutando questa mappa.
Originale e scansione dalla collezione di Claudio Vianini, L'esemplare è datato 1989, ma la grafica d'origine è sensibilmente più antica.
Carte ferroviarie - Carta ferroviaria FS, 1989.

 

Rete FS dalla Relazione annuale del 1959

Rete FS, 1959. 
Lato 2800 pixel, 6,4 Mpixel (1,8 MB), 300 DPI. 
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Il volume della Relazione annuale delle FS del 1959 conteneva due mappe a piena pagina: la prima riporta l'intera rete, la seconda riguarda la sola rete elettrificata, che allora era indubbio motivo di vanto per l'amministrazione italiana. In questa prima mappa ho corretto digitalmente un significativo errore (Voghera e Tortona erano state fatte "collassare" in un unico punto!) e ho distinto in base al colore la rete in trifase, desunta dalla mappa successiva. Vedo ora che anche la Cremona-Piacenza/Fidenza è disegnata con una riga di troppo!

Tra gli elementi più singolari, la presenza di tratte a binario unico in corrispondenza dei ponti maggiori: sul Po a Piacenza e Pontelagoscuro (quest'ultimo resisterà fino ad anni recenti!), sul Tagliamento presso Udine e sul Brenta a Padova. Nel 1959 esistevano ancora tre linee a scartamento ridotto: la Chiusa-Plan in Alto Adige (a vapore: poteva diventare un richiamo internazionale, venne chiusa nel 1960) e le ultime due tratte della rete sicula: Caltagirone-Dittaino e Castelvetrano-Agrigento (l'ultima tratta di quest'ultima scomparirà nel 1985).

Rete FS dalla Relazione annuale del 1959 - Rete FS, 1959.

 

Rete FS, 1959, elettrificazioni. 
Lato 2800 pixel, 6,4 Mpixel (2,3 MB), 300 DPI. 
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La mappa delle elettrificazioni evidenzia in colore rosso anche nell'originale le novità dell'anno: la più importante è senza dubbio la Torino-Milano (attivata nel 1961), con la trasversale dal Lago Maggiore ad Alessandria; seguono poi la Prato-Pisa/Viareggio, la Mestre-Udine, la linea di Ravenna e la Terontola-Perugia-Foligno, che portano la trazione elettrica ad alcuni significativi capoluoghi. La trazione trifase, colorata digitalmente in blu, domina ancora l'intera area ligure-piemontese (scomparirà nel 1961 da tutta l'importante direttrice che la limita a nord, dal Frejus a Torino e a Genova); essa è poi presente anche in due "enclavi": la Bolzano-Brennero (fino al 1965) e la Sondrio-Tirano: quest'ultima è stata aggiunta digitalmente in virtù della sua singolarità (l'unica linea allora non FS elettrificata in trifase). L'unica altra enclave, questa volta a corrente continua, è la Aosta-Prè S.Didier, che verrà poi deelettrificata nel 1968.
Rete FS dalla Relazione annuale del 1959 - Rete FS, 1959, elettrificazioni.

 

Rete FS, elettrificazioni 1959-2016. 
Lato 2800 pixel, 6,4 Mpixel (1,6 MB), 300 DPI. 
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In questo caso sono state colorate digitalmente in rosso tutte le elettrificazioni successive, quindi attivate tra il 1960 e il 2016 (l'ultima è la breve Bra-Alba, proprio del 2016) e sono state indicate con una croce le due de-elettrificazioni: la Aosta-Prè e la Ceva-Ormea (la terza, cioè la linea di Tenda, era già stata distrutta dalla guerra). Se per molte elttrificazioni è ovvia l'utilità, anche in ragione della connessione funzionale al resto della rete (Ferrara-Rimini, Bari-Taranto/Lecce, Roma-Napoli via Cassino) o per il traffico a scala regionale che vi si svolge (Milano-Cremona/Mantova, Lecco-Brescia, Milano-Mortara, ...) vi sono tuttavia molti altri kilometri la cui utilità a trazione elettrica meriterebbe un'analisi e un giudizio decisamente più difficili, anche in considerazione del modesto traffico attuale: Battipaglia-Potenza-Taranto, Taranto-Cosenza, trasversali interne siciliane, Mantova-Monselice, Chivasso-Casale, fino ad arrivare al caso limite di elettricazioni "monche" come la Chivasso-Ivrea, che, ben lontane dal risolvere problemi, ne hanno invece creati di non previsti (nel caso specifico: la scomparsa della relazione diretta Torino-Aosta). Per amor di patria non è stata indicata l'elettricazione sarda (sperimentale in corrente alternata monofase), iniziata nei primi anni '80 e abbandonata e demolita prima di essere portata a termine.
Rete FS dalla Relazione annuale del 1959 - Rete FS, elettrificazioni 1959-2016.

 

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