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Milano in tram

Milano - TCI, Guida d'Italia, 1914. 
Lato 5100 pixel, 22.4 Mpixel (7.9 MB), 300 DPI. 
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E' una delle più celebri carte di Milano, inserita in tre "strisce" (qui ricomposte digitalmente) all'interno della prima edizione della Guida d'Italia del Touring Club Italiano, e più precisamente nell'Annesso al primo volume, cioè il volumetto a parte dedicato a Milano e Torino, oltre che all'"Arte in Italia" e allo "Sguardo d'insieme" delle regioni trattate nel primo volume (Piemonte, Lombardia e Canton Ticino). La mappa era già disponibile a metà risoluzione all'interno dell'articolo sui Binari a Milano; questa versione a piena risoluzione ha segnato l'esordio della sezione Mappe di questo sito.
Milano in tram - Milano - TCI, Guida d'Italia, 1914.

 

Milano - TCI, Guida d'Italia, 1930. 
Lato 4100 pixel, 14.4 Mpixel (5.5 MB), 200 DPI. 
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Quindici anni più tardi, la nuova edizione "Lombardia" della Guida del Touring contiene una mappa più estesa su tutti e quattro i lati, a seguire la città in espansione. Tra gli innumerevoli spunti di interesse, il più evidente è la compresenza degli impianti ferroviari "vecchi" (vecchia stazione Centrale, cintura Ovest e Smistamento al Sempione) con quelli del nuovo assetto ferroviario, che sarebbero stati completati di lì a poco con l'attivazione della nuova Stazione Centrale (1931).
Milano in tram - Milano - TCI, Guida d'Italia, 1930.

 

Milano - Savallo, 1927. 
Lato 14000 pixel, 182 Mpixel (28 MB). 
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Oltre a riportare come di consueto i percorsi tranviari, questa mappa ha la preziosa particolarità di indicare tutti i numeri civici di ciascuna via, offrendo quindi una incredibile mole di informazioni, preziosa per molti tipi di ricostruzioni storiche. La stessa presenza dei numeri, soprattutto lungo le vie di nuova tracciatura, è rivelatrice del livello di urbanizzazione raggiunto: quando sono indicati pochi numeri qua e là, significa che al tempo della mappa la strada era ancora largamente circondata da prati... un po' come si vede lungo la via Gluck, per fare un esempio celebre (ma non solo, naturalmente!).

Gentilmente fornita dall'utente MIR45 del forum di Skyscrapercity

Milano in tram - Milano - Savallo, 1927.

 

Milano - Savallo, 1933. 
Lato 19000 pixel, 342 Mpixel (15 MB). 
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Qualche anno più tardi la stessa casa editrice Savallo ripropone la sua mappa con tutti i numeri civici e stavolta la estende per l'intera superficie comunale andando quindi a coprire zone periferiche escluse dalla maggioranza delle mappe. Nel frattempo è nata anche la nuova Stazione Centrale, con tutta la riorganizzazione ferroviaria, tanto che all'estremo destro della mappa si vedono le due "rotonde" (depositi locomotive circolari) del nuovo impianto di Milano Smistamento.

Gentilmente fornita dall'utente MIR45 del forum di Skyscrapercity, che ha anche curato il pazientissimo "collage" dei riquadri (i riquadri più esterni nell'originale erano stampati a una scala più piccola e sono stati qui resi omogenei agli altri).

Milano in tram - Milano - Savallo, 1933.

 

Pianta di Milano, Ediz. Otello Busetti, c.1930-35. 
Lato 8100 pixel, 47.8 Mpixel (11.7 MB), 200 DPI. 
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Le Edizioni Busetti si sono occupate di mappe di Milano per tutto il dopoguerra (ne incontreremo fra un attimo altri esempi). Al principio degli anni '30 si era proprio agli albori, e compare solo il nome del Cav. Otello Busetti come compilatore (nell'angolo inferiore destro) mentre come editore figurano le E.I.A., Edizioni Italiane Artistiche, ma la dicitura di frontespizio Comune di Milano - Azienda Tranviaria Municipale fa pensare a un'emissione ufficiale del Comune. Anche la curiosa indicazione del Lago di Redecesio come luogo del dopolavoro aziendale conferma l'ipotesi. La mappa non è datata: la pressoché totale scomparsa dei vecchi impianti ferroviari (dismessi dopo l'inaugurazione della nuova Stazione Centrale nel 1931) porta a una datazione nei primi anni '30.

A differenza di molte altre mappe, questa ha il vantaggio di coprire l'intero territorio comunale, cosa che sarà ripresa anche dall'edizione 1964. Alcuni grossi quartieri periferici erano allora in costruzione, come per esempio il Lorenteggio; nella mappa figura anche un reticolo viario abbozzato tra via Gallarate e il corso dell'Olona, che non verrà mai realizzato in questi termini: nel dopoguerra nasceranno al suo posto prima il QT8 e poi il Gallaratese. Al capo opposto, presso Rogoredo, compare la "Zona Porto Commerciale", una delle più celebri incompiute milanesi (era legata al mai realizzato canale navigabile per Cremona). In centro mancano ovviamente gli sventramenti degli anni '30 legati alla formazione di Via Larga e Piazza Diaz.

Gentilmente fornita da MIR45 del forum di Skyscrapercity.

Milano in tram - Pianta di Milano, Ediz. Otello Busetti, c.1930-35.

 

Nuovo! Milano - ACI, 1930 
Lato 7100 pixel, 35.5 Mpixel (11.9 MB). 
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"Pianta della Citta di Milano coi servizi tranviari ed automobilistici", Automobile Club di Milano. Dalla collezione di MIR45.

La datazione al 1930 ne fa l'ultima mappa contenente ancora la vecchia Stazione Centrale in funzione e la cerchia interna del Naviglio non ancora interrata lungo tutta la tratta est, dall'immissione della Martesana attraverso il Naviglio di San Marco, fino alla confluenza nella Darsena, attraverso la Conca di via Vallone (l'attuale via Conca del Naviglio). Alla pagina seguente è visibile la riedizione della stessa mappa, tre anni più tardi, con la nuova Centrale e la cerchia interna totalmente coperta. Anche il confronto nei percorsi tranviari mostra la trasformazione della città conseguente alla dismissione della prima linea di cintura ferroviaria, per esempio con i tram in corso Sempione che qui fanno il cavalcavia sulla ferrovia e nella prossima mappa percorrono il tracciato finale ancor oggi utilizzato, oppure in via Vincenzo Monti, qui "interrotta" dallo scalo Sempione e nella prossima percorsa dal tram per intero. Naturalmente anche intorno alla nuova stazione Centrale si osserva la completa riorganizzazione dei percorsi tranviari, attraverso via Vittor Pisani.

Milano in tram - Milano - ACI, 1930

 

Milano - R.A.C.I., 1933. 
Lato 3900 pixel, 10.9 Mpixel (3 MB), 75 DPI. 
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La Pianta della città di Milano "zona centrale" coi servizi tranviari e automobilistici del Reale Automobile Club d'Italia (R.A.C.I.) ha il grande vantaggio di riportare in ottima evidenza i percorsi tranviari (in blu, contraddistinti da numeri) e della prima rete di autobus (in rosso, contraddistinti da lettere). Come noto, ancora oggi a Milano le linee di autobus sono femminili ("la 54"), eredità del fatto che sono nate come lettere: "la [lettera] N".
Alcuni percorsi tranviari rimarranno immutati per decenni: l'1 ad esempio, che ancora oggi percorre il Corso Sempione e la Via Manzoni, il 14 per il Cimitero Maggiore, il 19 rimasto lungo il Naviglio Grande fino a tempi recenti e ovviamente la Circonvallazione 29/30.
Si osservano poi i tracciati ferroviari dismessi da appena due anni, con il rilevato della vecchia Stazione Centrale da piazzale Fiume verso est e la sede ancora ben indicata lungo la cintura occidentale e lo Scalo Sempione. Tuttavia almeno alcuni di essi erano stati nel frattempo già demoliti, come si nota dal fatto che i binari tranviari "bucano" la vecchia Centrale verso via Pisani.
Dal punto di vista stradale, mancano gli sventramenti della futura Piazza Diaz, mentre la cerchia dei Navigli è già interamente coperta.
A sud è indicato il doppio percorso tranviario di via Meda (linea 3) e via Ascanio Sforza (linea 8). Quest'ultimo, più antico, era comune con la tranvia a vapore per Pavia, che sarebbe stata poi soppressa nel 1936. In nota sono indicati i servizi notturni, compresa la deviazione del 29/30 verso la Stazione Centrale, rimasta in vigore fino agli anni '90.
Mappa gentilmente fornita dal forum di Skyscrapercity.
Milano in tram - Milano - R.A.C.I., 1933.

 

Milano - ATM (Busetti), 1939. 
(29 MB) 
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Nel 1939 l'ATM pubblica una dettagliata pianta della città, probabilmente tra le ultime prima delle distruzioni belliche, e l'accompagna con un fascicolo esplicativo di 22 pagine: non il solito stradario, ma una mini-guida turistica che merita un'attenta lettura, anche per la dettagliata descrizione delle tariffe tranviarie e persino informazioni storiche e statistiche sulla rete ATM. Ne propongo quindi il documento integrale in formato pdf. Nella prossima pagina, la mappa vera e propria.

Gentilmente fornita dall'utente MIR45 del forum di Skyscrapercity.

Milano in tram - Milano - ATM (Busetti), 1939.

 

Milano - ATM (Busetti), 1939. 
Lato 11000 pixel, 110 Mpixel (70 MB), 300 DPI. 
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La mappa del 1939 esce come un prodotto aziendale dell'ATM, l'Azienda Tranviaria Municipale, edita dalle E.I.A., Edizioni Italiane Artistiche, e Otello Busetti vi compare come "Disegnatore Capotecnico", prima di intraprendere la successiva carriera di editore di mappe di Milano. I lettori riconosceranno tuttavia già in quest'opera la grafica che rimarrà poi tipica delle sue carte fino a tutti gli anni '60, compresa l'indicazione delle prime filovie in tratto e punto rosso, e delle autolinee in blu.

Gentilmente fornita dall'utente MIR45 del forum di Skyscrapercity.

Milano in tram - Milano - ATM (Busetti), 1939.

 

Pianta di Milano, Ediz. Otello Busetti, 1948. 
Lato 3300 pixel, 10.9 Mpixel (4.7 MB). 
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A partire dalle edizioni degli anni '50, le piante di città della Guida d'Italia del TCI non indicano più i percorsi tranviari, quasi in anticipo sulla progressiva emarginazione del trasporto pubblico, che segnerà gli anni del boom. Senza più la trama rossa dei binari, le carte TCI perdono gran parte del loro fascino: per proseguire il nostro racconto ci rivolgiamo quindi ad altre mappe di quel periodo. Le Edizioni Busetti sfornarono numerose mappe milanesi, almeno fino agli anni '60. Questa del 1948 mostra ancora le linee filoviarie indicate con lettere: ad esempio CE sta per Circolare Esterna, quella che poi diventerà la 90/91 (qui ancora incompleta, dato che si estende solo per i lati nord ed est).
Milano in tram - Pianta di Milano, Ediz. Otello Busetti, 1948.

 

Pianta di Milano, Ediz. Otello Busetti, 1953. 
Lato 2700 pixel, 6.8 Mpixel (3.4 MB), 60 DPI. 
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Mappa gentilmente fornita dal membro "Tram verde" del forum MilanoTrasporti. Successivamente, un attentissimo lettore olandese(!) ha datato con precisione la mappa: essa mostra infatti la rete tranviaria com'era tra il 10/11/1952 (prolungamento del 38 da Susa a Corsica) e il 10/6/1953 (prolungamento del 19 a Cacciatori delle Alpi e del 33 a Roserio).

Rispetto alla versione del 1948, questa è stampata anche con il blu e il grigio, oltre che il rosso, il verde, l'ocra e il nero: l'aumento di colori, sicuramente costoso per la tipografia, è indice di un maggiore benessere economico. Il blu permette di leggere bene i percorsi degli autobus: come noto, essi erano contraddistinti da lettere, anziché numeri, da cui il fatto che ancora oggi a Milano gli autobus, ormai numerati, sono rimasti femminili: la 60, e invece il [tram] 12. Sempre in blu si vede anche il percorso del Fiume Olona e del Naviglio della Martesana, non ancora ricoperti. La rete tranviaria si può considerare qui alla sua massima estensione, ancora con tutti i passaggi classici, come quello dietro al Duomo verso Corso Vittorio Emanuele, prima che i lavori di costruzione della metropolitana, avviati nel 1957, cominciassero a ridurne significativamente l'estensione.

Milano in tram - Pianta di Milano, Ediz. Otello Busetti, 1953.

 

Pianta Guida Toponomastica, Ediz. Vincitorio, 1959 
Lato 5700 pixel, 27.4 Mpixel (8.7 MB), 200 DPI. 
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Pur di aspetto grafico un po' spartano, la mappa fornisce una dettagliata visione della rete stradale e il disegno completo delle linee di trasporto pubblico: tram (linea continua), tram interurbani (linea tratteggiata), filobus (puntini, identificati da numeri) e autobus (puntini, identificati da lettere). I lavori per la metropolitana sono già iniziati: di conseguenza, ad esempio, l'asse di Viale Monza è già stato privato del traffico tranviario, deviando la linea interurbana per Monza sul viale Sarca (vedi il racconto dettagliato nella mappa Busetti del 1964).

La mappa presenta delle approssimazioni, dovute probabilmente a un aggiornamento solo parziale (cosa abbastanza comune a quei tempi). Questo fa sì che la situazione fotografata per la rete tranviaria non sia esattamente quella del 1959: ad esempio il capolinea delle tranvie per Vimercate e Cassano-Vaprio era stato già spostato in piazza Aspromonte (passando per Lulli-Costa-Leoncavallo-Chavez-Padova), mentre qui è indicato il vecchio tracciato su via Benedetto Marcello (peraltro approssimato, mancando i transiti da Gaffurio e Tadino); inoltre da 1958 il capolinea delle linee della Brianza era stato spostato in Via Valtellina mentre qui risulta ancora in Porta Volta. Anche la presenza dei tram urbani in Corso Buenos Aires appare dubbia, appunto per i lavori della metropolitana citati sopra. Come curiosità si segnala l'intelligente quadrettatura kilometrica che misura le distanze a partire dal centro città (cfr. le indicazioni sui bordi).

Mappa gentilmente fornita dall'utente Odonomastico del forum di Skyscrapercity.

Milano in tram - Pianta Guida Toponomastica, Ediz. Vincitorio, 1959

 

Milano, 1975 (ATM) 
Lato 5800 pixel, 23.2 Mpixel (7 MB), 150 DPI. 
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Arriviamo agli anni Settanta con una mappa dalla grafica pulita ed essenziale, che ci piace assai. La mappa figura come "Edizione gratuita a cura della Impresa Generale Pubblicità I.G.P. S.p.A. Milano" ma la si può considerare un'edizione ATM in proprio, e venne spedita a casa alle famiglie milanesi, come riportato sulla mappa stessa. E' facilmente databile grazie alla cronologia dell'attivazione della rete metropolitana: siamo tra il 18/4/1975 (apertura della stazione Inganni) e l'8/11/1975 (apertura della stazione QT8). La tratta fino a Cadorna della M2 aprirà invece tre anni più tardi, nel 1978.

Tra gli elementi di interesse spicca prima di tutto l'ampia rete di filobus, ben evidenziata in verde, con la circonvallazione interna 96/97, l'84 per Rogoredo, la 95 a sud e le linee verso la periferia nord (81 e 83); nel decennio successivo la rete sarà decimata e le mappe la "mimetizzeranno" colorandola come le autolinee. Sulla rete tranviaria si notano l'assetto del centro, con i binari nettamente separati tra la rete a ovest (Broletto-Torino) e quella a est (Mazzini-Arcivescovado, con il passaggio accanto al Duomo); poi l'8 che svolta da via De Amicis, la linea Interstazionale 25/26 (sarà soppressa nel 1976), il capolinea di Molise (sarà soppresso e quindi ripristinato molti anni dopo). Non sono invece indicate le tranvie interurbane di Limbiate e Desio-Carate, che comunque già partivano dal capolinea di Via Valtellina (conservato fino al 1999). Infine sul retro è stampato un tagliando da inviare all'ATM "per ricevere i futuri aggiornamenti". Che dite, lo invio?

Milano in tram - Milano, 1975 (ATM)

 

Milano, 1975 (ATM) - Rete metropolitana 
Lato 1100 pixel, 0.7 Mpixel (0.2 MB), 150 DPI. 
Il dettaglio della rete metropolitana è indispensabile per "tradurre" i numeri delle stazioni, riportati sulla mappa, con il relativo nome (una scelta sicuramente non praticissima...). Sono indicate numerose tratte in costruzione, tra l'altro con nomi diversi da quelli che verranno poi effettivamente scelti: G1, Olona e G2 per Bonola, Uruguay e San Leonardo, i buffi e "arcaici" Metallino e Bettolino per Cologno Sud e Cologno Centro, Villa Fornaci (nome già utilizzato per la tranvia interurbana) per Gessate. Tutte queste tratte saranno aperte in un arco di tempo relativamente lungo: Cadorna nel 1978, San Leonardo nel 1980, Cologno nel 1981, fino a Gessate nel 1985.
Milano in tram - Milano, 1975 (ATM) - Rete metropolitana

 

Milano, 1980 (ATM - DA) 
Lato 2300 pixel, 4.6 Mpixel (1.4 MB), 200 DPI. 
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Con il 1980 compare uno stile grafico radicalmente diverso, che qualcuno ha definito con una certa ironia, stile dei "circuiti elettrici". Probabilmente datato e di utilità un po' dubbia, merita comunque qualche parola in più: queste sono le mappe del "DA", il Centro per il Disegno Ambientale, uno studio di grafica e design che ha avuto il suo peso nei trasporti lombardi, dai primi anni '80 in poi. Il suo artefice, Riccardo Soffientini, ha creato uno stile che aveva il suo fascino e la sua coerenza. Forse questi "circuiti elettrici" non erano il massimo della comprensione, ma il DA ha disegnato tutta l'immagine coordinata del TPL lombardo, dalla banda verde con il simbolo LT (Lombardia Trasporti) fino a tutta la cartellonistica del Passante Ferroviario allora in costruzione. Da ultimo è stato il padre delle carte del Servizio Ferroviario Regionale (intera Lombardia e Linee S), ancora oggi aggiornate e utilizzate dalla Regione. Il merito del DA era di unire una capacità grafica a una consapevolezza del mondo dei trasporti che non è mai scontata.

La mappa non è datata, ma è successiva al 12 aprile 1980 (attivazione della tratta QT8 - San Leonardo della M1).

Milano in tram - Milano, 1980 (ATM - DA)

 

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