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Genova, 1855. 
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Una mappa estremamente interessante, poco più piccola di un foglio A4. Mostra la città appena dopo l'arrivo della prima ferrovia da Torino (18/12/1853) con la stazione di Piazza Principe dotata dei soli binari terminali (l'area dell'attuale fascio binari passante è ancora tutta edificata e da sbancare).
Mancando le attuali vie Buozzi e Adua, il Palazzo Doria del Principe si affaccia direttamente al mare, e il percorso verso ponente si svolge lungo l'asse edificato originale di via di Fassolo. A ponente, il promontorio di San Benigno costituisce una chiusura nettissima della città: la ferrovia è la prima ad attraversarlo in linea retta, con la galleria di San Lazzaro, ancor oggi utilizzata. A levante si esce invece dalla città lungo l'asse che diventerà poi via XX Settembre, attraverso la Porta Pila (oggi ricollocata sopra la stazione di Brignole), arrivando in una val Bisagno ancora totalmente extraurbana.
L'Albergo dei Poveri e la spianata dell'Acquasola costituiscono caposaldi urbani ancor oggi totalmente identificabili, insieme alle vie già tracciate del primo sviluppo demografico extra-mura: Caffaro (a est del Castelletto), Palestro (sopra l'Acquasola) e Assarotti (verso piazza Manin).
Del porto, si nota in primo luogo l'esilità del Molo Vecchio, ancora privo dei Magazzini del Cotone (inizio XX secolo), ma il confronto con la carta del 1916 mostra anche tutto lo sviluppo dell'infrastruttura portuale (e di quella ferroviaria di accesso) che si avrà tra il giardino del Principe e il Molo Nuovo nei successivi 60 anni.
Fotografata su una bancarella del mercatino di Laigueglia (dietro gentile permesso del titolare).
Genova - Genova, 1855.

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