Amendola-Fiera. Molte foto ufficiali ritraggono la stazione di Amendola-Fiera, la prima ad essere completata e utilizzata proprio a fini divulgativi. La trazione con terza e quarta rotaia (anziché con il consueto filo aereo ferroviario) permette di contenere l'altezza di scavo, con ovvi benefici economici. |
Amendola-Fiera. La stazione ormai completata, con i tornelli (ovviamente una novità assoluta per i cittadini milanesi) e il primo simbolo della Metropolitana Milanese, con le due M "speculari". Il mezzanino di Amendola era considerato di valido interesse architettonico - come peraltro l'intero allestimento della linea, curato da Franco Albini e Bob Noorda - e si caratterizzava per la copertura poligonale attraverso cui filtrava la luce esterna. |
Amendola-Fiera. Un treno in stazione, sempre nell'ambito della presentazione della nuova opera ai milanesi, prima dell'inaugurazione. |
Amendola-Fiera. La cartolina illustrata, che pubblicizzava la metropolitana presso il grande pubblico, è viaggiata nel 1963, cioè un anno prima dell'inaugurazione, a conferma del fatto che la stazione di Amendola era stata largamente utilizzata per la giusta fase promozionale del nuovo mezzo. Le vetture, semplici, razionali ed eleganti in ogni dettaglio, compresa la perfetta colorazione rosso-panna, sono rimaste in esercizio per circa mezzo secolo, sia pure affiancate via via dai mezzi delle nuove serie costruttive. |
L'inaugurazione. Per il giorno dell'inaugurazione, il celebre disegnatore Dario Mellone realizza questa bella vista della città a volo d'uccello: una visione che oggi ci appare consueta, abituati ad ogni visualizzazione di Google Maps, ma che allora era tutt'altro che scontata (oltre a richiedere un'infinita pazienza per il suo disegno). |
M2 Udine-Cascina Gobba. Concludiamo con una cartolina relativa a un momento molto specifico della storia della metropolitana milanese. Nei primissimi tempi dell'esercizio della nuova Linea 2, inaugurata nel 1969 tra Caiazzo e Cascina Gobba, non essendo ancora disponibili i treni ad essa destinati, si sono usati i convogli della linea 1, ovviamente non alimentati con la terza rotaia ma con appositi pantografi: un'occasione unica e non più ripetuta per ammirare questi treni alla luce del sole! |
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