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Milano, vie d'acqua. 
  E' la stessa mappa, in cui tutto quello che non è via d'acqua è stato sfumato: in questo modo la trama fluviale è ancora più evidente (e affascinante). Si riconosce innanzitutto la Cerchia interna, che scorre nei suoi due bracci da nord a sud, alimentata dalla Martesana attraverso il Tombone di S. Marco (parzialmente ancora esistente, asciutto). Dalla Cerchia esce il ramo della Conca del Naviglio (anch'essa parzialmente esistente, asciutta) che alimenta la Darsena, e la Vettabbia, che scorre direttamente verso sud.
A sua volta la Darsena è alimentata dai due rami dell'Olona (che oggi scorrono in sotterraneo sotto i viali della Circonvallazione esterna) e dal Naviglio Grande. Da essa escono il Naviglio Pavese e il Ticinello. Infine il Redefosso costituisce un "bypass" della Martesana direttamente verso sud (oggi riaffiora fuori Milano lungo la via Emilia). A tutto questo si aggiunge la fittissima trama dei fontanili e delle rogge.
Oggi sopravvivono all'aperto i tre Navigli (Martesana, coperta nel tratto terminale di via Gioia, Grande e Pavese) e la Darsena, al momento "mutilata" da un discutibile intervento di costruzione di un parcheggio sotto la sua superficie(!).
Infine le tre ferrovie: quella per Monza (1840) e Como (1849), quella per Venezia (1846-57), e la nuova Stazione Centrale, che si inaugurerà nel 1864 (la linea per Magenta citata è del 1858, vedi anche tutti i dettagli).
Milano, 1860 - Milano, vie d'acqua.

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