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Märklin H0, 1965-66

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La prima facciata presenta le due confezioni base "entry level" con locotender, due veicoli, ovale di rotaie e trasformatore, a un costo decisamente appetibile: 9360 lire (circa 95 euro) per quella con la locotender più semplice in assoluto (3029), circa 120 euro per la classica locotender 3000, simbolo della produzione Märklin. La semplicissima vettura 4000 in lamierino traforato costava meno di 6 euro, un prezzo a cui oggi difficilmente si compera qualunque carro.

La colonna di destra presenta tre classici mezzi di trazione: la V200 e la 01 a vapore (entrambi in tutto metallo) e poi la V60 con gancio Telex (sganciamento elettromagnetico comandato con lo stesso impulso di sovratensione che normalmente comanda l'inversione di marcia). I prezzi si trovano nell'intervallo 100-150 euro, con possibilità di risparmiare un ulteriore 15% acquistando la V200 in scatola di montaggio, una soluzione al tempo piuttosto in voga (era prevista anche dalla Rivarossi).

Märklin H0, 1965-66 - Pagina 1.

 

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Un'ampia escursione di prezzi si registra per gli accessori e i binari: dalle 155 lire (1,60 euro) per i binari di base, fino ai 170 euro per la piattaforma girevole, più costosa di qualunque locomotiva e anche della gru elettromagnetica che appariva alla pagina precedente. I segnali hanno un prezzo relativamente abbordabile mentre abbastanza costosi sono sempre stati i trasformatori, con una significativa differenza tra il modello basic di bassa potenza e quello più potente.
Märklin H0, 1965-66 - Pagina 2.

 

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Le locomotive illustrate sono tutte integralmente metalliche, tranne la piccola 3000, e si ha un'escursione di prezzi circa di un fattore 3 tra la più economica e la più costosa. Il livello qualitativo è decisamente molto buono, soprattutto per le novità dell'anno come la E10, e detterà lo standard del costruttore almeno per tutto il decennio successivo. In seguito si imporrà l'uso della plastica, per poi tornare al metallo, al principio degli anni '90, quale simbolo di prestigio del costruttore, ma con prezzi in termini reali tranquillamente doppi o tripli rispetto a questi.

Il TEE olandese-svizzero RAm rappresenta un po' un'eccezione, per il costo notevole - circa 370 euro per i quattro elementi - a fronte di una realizzazione non del tutto impeccabile: tutta in plastica, di finitura non eccezionale, senza arredamento interno e in scala accorciata (come peraltro allora abituale).

Märklin H0, 1965-66 - Pagina 3.

 

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L'ultima facciata mostra un assortimento di carri merci della serie più raffinata (4600) con qualche esempio della serie economica (4500). Le carrozze sono quelle intramontabili in lamierino tranciato da 24 cm di lunghezza, uno dei più longevi simboli di Märklin, proposte all'equivalente di 22 euro, meno della metà di quello che è oggi il prezzo standard per una carrozza della maggior parte delle marche (ovviamente molto più dettagliata, ma interamente in plastica). I convogli in basso erano piacevoli confezioni regalo con treno e binari, a cui andava aggiunto a parte il trasformatore. Il loro costo era comunque molto simile alla somma dei costi dei singoli elementi.
Märklin H0, 1965-66 - Pagina 4.

 

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