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I plastici

1966  Grande plastico notturno: l'illuminazione interna delle carrozze, applicabile pressoché alla totalità della produzione, è sempre stata una caratteristica di spicco dei modelli Märklin.
I plastici - 1966

 

1968  A metà tra la tradizione degli anni '50-60 e un primo rinnovamento, il plastico mostra una fitta trama di binari M, gru, piattaforme girevoli e rimesse, ma anche la BR 216 (3075), novità dell'anno, ormai realizzata con una semplice cassa in plastica, e simbolo anche al vero della nuova generazione di macchine diesel da treno.
I plastici - 1968

 

1969  Panoramica delle scatole in azzurro chiaro (anni 1965-69), forse le più belle tra tutti i vari colori delle scatole Märklin. Nel caso delle confezioni di treni, il coperchio era impreziosito da un acquarello di grande impatto visivo.
I plastici - 1969

 

1970  Nei cataloghi intorno al 1970, un singolo plastico viene proposto in varie inquadrature inframezzate alla presentazione degli articoli. Nell'immagine spicca il TEE olandese svizzero RAm (3070).
I plastici - 1970

 

1972  I plastici del manuale 351 sono l'essenza "anni Sessanta" di Märklin: binario M, carrozze in lamierino, carri serie 4500 e 4600, paesaggio realizzato con tempere in tinte pastello.
I plastici - 1972

 

Quasi una Pop Art

1970  Nel catalogo 1970 appare un'altra invenzione grafica unica: le locomotive sono presentate sullo sfondo di una foto di paesaggio dal vero. Nell'immagine abbiamo riunito quattro classiche locomotive elettriche: due unificate tedesche (3039 e 3040), la austriaca 1141 (3036) e, inevitabilmente, la nostra E.424 (3035) in un paesaggio di cipressi.
Quasi una Pop Art - 1970

 

1972  Impossibile ignorare il nuovo arrivo del 1972: la scala Z del «Mini Club» in 1:220, la più piccola ferrovia elettrica al mondo. E' naturale che le foto di presentazione giochino con le ridottissime dimensioni della locomotiva 8800 (equivalente della 3000 in H0), affiancandola a oggetti quotidiani come un metro, fiammiferi o bicchieri.
Quasi una Pop Art - 1972

 

1972  Ancora la 8800 in scala Z.
Quasi una Pop Art - 1972

 

1972  Ma il catalogo 1972 sorprende anche per la presenza di raffinate figurazioni astratte, che coniugano i modelli in H0 con le forme e i colori della Pop Art: qui il TEE 3071 corre su una geometria di figure solide.
Quasi una Pop Art - 1972

 

1972  Ancora in un gioco di colori, la celebre S 3/6 bavarese si mostra sopra il suo numero d'ordine 18 478.
Quasi una Pop Art - 1972

 

1972  La BR 103, ammiraglia della trazione elettrica tedesca ed europea, è circondata da soffici bolle.
Quasi una Pop Art - 1972

 

1972  Al «Coccodrillo» 3015, ultimo celebre rappresentante della generazione di modelli risalenti agli anni '40, spetta un fantasioso "percorso tra i ghiacci".
Quasi una Pop Art - 1972

 

1973  Anno nuovo, una nuova invenzione grafica: intorno ai normali treni in H0, questi bimbi costruiscono figure umane e intere stazioni in cartoncino, decisamente "fuori scala", ma tipici e caratterizzati.
Quasi una Pop Art - 1973

 

1973  Un'intera stazione di testa, profondamente tedesca, popolata di binari e treni.
Quasi una Pop Art - 1973

 

Modelli e realtà

1973  Un'altra idea che si ritrova negli anni è il modello in H0 fotografato "sopra" un treno vero: qui le elettromotrici ad accumulatori BR 515 su una biella di locomotiva.
Modelli e realtà - 1973

 

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