FS Historical - La ferrovia dentro la Storia

Genova P.P.  Domenica 4 ottobre 2015 sfido le traballanti previsioni meteo e prendo il 7.25 per Genova, puntando al consueto treno autunnale per la fiera di Rossiglione. Come previsto, la 640 sbuca sul binario 11.

Mele.  Salto a bordo e viaggio su una bella centoporte fino a Mele, dove scendo per fotografare la ripartenza, preferendo la bella E.636 di coda:

Mele.  Mentre il treno si allontana, mi invento anche questa verticale. La curva del binario (e l'abbandono del binario 2) è dovuta alla frana di Fado, di vari anni fa. L'anziana signora con grembiule è la titolare del bar della stazione, incredibilmente frequentato nonostante il luogo sperduto!

Rossiglione.  Ma i treni storici funzionano se trasportano tanti viaggiatori! Sei Centoporte colme ne hanno portati almeno 450-500, very good! Arrivato anch'io (con il Vivalto seguente) faccio in tempo a fotografare un bel po' di folla...

Milano Centrale.  Ma le E.646 non sono mica tutte uguali! Così martedì 2 giugno, nuovo giorno di effettuazione del treno per Varallo, mi sono detto: vuoi vedere che oggi c'è in testa qualcos'altro? Ebbene sì: ecco la 028, riportata nell'aspetto originale con le tipiche modanature metalliche in rilievo!

Milano Centrale.  Primo piano.

Milano Centrale.  In partenza.

San Bernardino  Nel pomeriggio, arrivo a Carpignano con un Minuetto e da qui, per Fara e Briona, mi ciclotrasporto a San Bernardino, dove attendo il treno di ritorno. Purtroppo l'orario è sfortunatissimo, la luce è già a meno di 45° dal lato della coda (e questo è il punto più favorevole!). Con un lavoro abbastanza incisivo di postproduzione, è uscita così.

FS Historical - Porte aperte in deposito

Volandia.  Anteprima dei rotabili dell'ex Museo Ogliari di Ranco (VA), che dopo la morte del fondatore, nell'estate 2015 sono stati trasferiti nel museo aeronautico di Volandia, presso l'aeroporto di Malpensa, per entrare a far parte del percorso espositivo. L'operazione di trasferimento ha luci e ombre: è senz'altro positivo l'aver trovato una nuova collocazione a tutto il materiale; desta invece varie perplessità lo stato di profondo degrado di larga parte dei mezzi (specificatamente quelli tranviari), che richiederebbero restauri assai impegnativi, e anche l'idea stessa di continuare a conservare i mezzi all'aperto.

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