P.za Castello. Atmosfera senza tempo davanti al Castello, sullo sfondo della Torre Littoria (A. Melis de Villa, 1933). |
Vettura 2595. Si tratta della prima unità della serie 2500 ad essere restaurata come mezzo storico, sin dal 2000. Costruita nel 1933, è rimasta in servizio ordinario fino al 1983. |
P.za Castello. La vettura storica 312, proveniente dalla rete Stefer di Roma, è utilizzata per un servizio speciale. |
P.za Castello. Primo piano con cartello della linea turistica 7, riprodotto fedelmente con lo stile d'epoca, sulla 2598 storica. |
Via Po. Una delle inquadrature più classiche della rete torinese è quella di Via Po, guardando verso la chiesa della Gran Madre, che la chiude di là del fiume. Una 2800 sul 13 arriva appunto dall'anello intorno alla chiesa. |
Via Accademia Albertina. La 2815 "semistorica" - cioè ricolorata nel verde tradizionale ma con la cassa nella forma ricostruita negli anni '70 - scende lungo via Accademia Albertina in direzione di Corso Vittorio Emanuele. |
Regio Parco. Ancora la 2815 nel verde tradizionale effettua la linea turistica 7, in percorso ad anello nel centro storico attivato con l'occasione dei 150 anni dell'Unità d'Italia. |
Porta Palazzo. Il 16, effettuto quasi esclusivamente con vetture serie 2800, transita accanto alla celebre "Tettoia dell'Orologio", in Piazza della Repubblica, per consuetudine conosciuta come Porta Palazzo. |
Gran Madre. L'anello tranviario intorno alla chiesa della Gran Madre di Dio è uno dei più classici della rete torinese, sebbene sempre asserragliato dal traffico. |
Porta Nuova. Per inquadrare correttamente la bella facciata della stazione (1868), in un fortunatissimo istante senza traffico, sono ricorso alla giunzione di due scatti orizzontali sovrapposti verticalmente (la visione è parecchio grandangolare e un solo scatto verticale rischiava di tagliare un pezzo di tram). |
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