Borgoratto. Cartello blu e iscrizioni pių antiche per la sala d'aspetto e gli altri ambienti. |
Firenze S.M.N. Geometria di cartelli blu tradizionali, non ancora rimpiazzati dal nuovo blu scuro RFI. |
Caserta. Scritta tradizionale sulla parete e cartello blu, qui in posizione utile e non ridondante rispetto all'iscrizione pių antica. |
San Remo. Un accostamento che colpisce per l'amarezza un po' paradossale. Di fianco a un cartello "sopravvissuto" appare il divieto di sosta e fermata, che suona sarcastico lungo la ferrovia che, dopo la dismissione, č diventata un parcheggio continuo per almeno un kilometro e mezzo (prima dell'apertura della attuale pista ciclabile). |
Milano Centrale. Il cartello blu si abbina a un bell'orologio a lancette. |
Mondovė. Una cosa che non avremmo mai voluto vedere: la scritta storica rimossa alla meno peggio e sostituita dalle lettere moderne, del tutto inconsistenti con lo stile della stazione (linea Savona-Torino). |
Borgio Verezzi. Anche a Borgio Verezzi (Savona-Ventimiglia) si č inutilmente rimossa la scritta in terracotta d'origine, rimediando poi con un cartello moderno. |
Fondi-Sperlonga. In questo caso il cartello blu moderno non sta per nulla male, accanto al verde brillante della bella cabina (linea Roma-Napoli via Formia). |
Cervo. A partire dal 2005, RFI appone il nome della stazione anche sul fronte cittā, utilizzando lettere blu in rilievo, con un risultato di norma accettabile. |
Alessandria. Anche in questo caso, il moderno cartello a lettere in rilievo appare ben armonizzato con la pietra scura del fronte lato cittā della stazione di Alessandria. |
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