Molina Aterno. Nella trasversale abruzzese Sulmona - L'Aquila, un cartello dal nome lunghissimo e dal suono singolare. |
Cavallermaggiore. Posto di blocco, progressiva kilometrica e nonno con bimba! |
Albacina. Non solo il tradizionale cartello blu, ma anche l'indicazione del posto di blocco riportata sulla tipica cabina del dirigente movimento. |
Borgoratto. Cartello blu e iscrizioni pių antiche per la sala d'aspetto e gli altri ambienti. |
Firenze S.M.N. Geometria di cartelli blu tradizionali, non ancora rimpiazzati dal nuovo blu scuro RFI. |
Caserta. Scritta tradizionale sulla parete e cartello blu, qui in posizione utile e non ridondante rispetto all'iscrizione pių antica. |
San Remo. Un accostamento che colpisce per l'amarezza un po' paradossale. Di fianco a un cartello "sopravvissuto" appare il divieto di sosta e fermata, che suona sarcastico lungo la ferrovia che, dopo la dismissione, č diventata un parcheggio continuo per almeno un kilometro e mezzo (prima dell'apertura della attuale pista ciclabile). |
Milano Centrale. Il cartello blu si abbina a un bell'orologio a lancette. |
Mondovė. Una cosa che non avremmo mai voluto vedere: la scritta storica rimossa alla meno peggio e sostituita dalle lettere moderne, del tutto inconsistenti con lo stile della stazione (linea Savona-Torino). |
Borgio Verezzi. Anche a Borgio Verezzi (Savona-Ventimiglia) si č inutilmente rimossa la scritta in terracotta d'origine, rimediando poi con un cartello moderno. |
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