Vicoforte S.Michele. Grandi caratteri in rilievo per le stazioni della "direttissima" Fossano-Ceva dei primi anni '30. |
Brenna-Alzate. Scritta dipinta su cartiglio bianco, per la più sperduta fra le stazioni della Como-Lecco, nell'alta Brianza. |
Macherio. Classiche lettere in terracotta per il piccolo fabbriacto di Macherio, nato come linea in concessione (Monza-Molteno-Oggiono) poi confluita nelle FS negli anni '50. |
Carate-Calò. Intonaco rosso mattone e iscrizioni blu in questa linda, sperduta stazione della Monza-Molteno. La bicicletta non è quella dell'assuntore ma naturalmente è quella del ciclo-fotografo! |
Colico. Iscrizione in bianco e nero sull'intonaco giallo di un fabbricato minore dell'impianto di Colico, sulla Milano-Sondrio. In primo piano il muso della Le 883 del parco storico. |
Carpignano Sesia. Sulla Biella-Novara, aperta nel 1940 come ferrovia in concessione e confluita nelle FS negli anni '60, i fabbricati di stazione hanno una pulita architettura razionalista. Carpignano Sesia, usato anche come casa d'abitazione, è quello meglio conservato e mostra ancora la scritta originale a lettere in rilievo, curiosamente accompagnata dalle due generazioni seguenti di iscrizioni: il cartello nero e quello blu. |
Fontan-Saorge. Lungo la tratta francese fin dall'origine della Cuneo-Ventimiglia, i fabbricati sono tinteggiati nell'arancio carico della PLM, la compagnia Paris-Lyon-Méditerranée che inaugurò la linea nel 1928. Le iscrizioni sono lievemente incise su cartiglio blu cobalto. |
Casletto-Rogeno. Il fabbricato viaggiatori, freschissimo di restauro e dato in comodato alla Protezione Civile. |
Laigueglia. La stazione fresca di ritinteggiatura nell'estate 2015. Quando tutto è tenuto ben in ordine, l'iscrizione tradizionale in rilievo convive senza problemi con la scritta moderna in basso. |
Altare. Scritta originale in terracotta, ma nella forma più moderna, senza grazie (linea Savona-Torino). |
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