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La ferrovia ionica senza fili

S.Leonardo di Cutro.  Il primo appuntamento con la ferrovia ionica è nella valle del Dragone, poco a sud di Crotone, dove la linea valica il promontorio di Capo Rizzuto, salendo fino al valico di Cutro. Come avremo modo di verificare, tutti i treni regionali sono svolti da ALn 663 isolate: ecco la prima!
La ferrovia ionica senza fili - S.Leonardo di Cutro.

 

S.Leonardo di Cutro.  Un'altra ALn 663 tra i campi di frumento già dorati, presso l'avviso di San Leonardo di Cutro.
La ferrovia ionica senza fili - S.Leonardo di Cutro.

 

S.Leonardo di Cutro.  Ma l'appuntamento principale della nostra prima sosta è il "mini-Intercity" Taranto-Reggio Calabria, composto da due carrozze Tipo X trainate da una D.445: un unicum a livello nazionale per il servizio Intercity.
La ferrovia ionica senza fili - S.Leonardo di Cutro.

 

Isola Capo Rizzuto.  Dopo la galleria di Cutro, la linea si riavvicina alla costa presso Crotone. Il paesaggio è quello sconfinato di colline e campi coltivati.
La ferrovia ionica senza fili - Isola Capo Rizzuto.

 

Gabella Grande  Uno sperduto punto di incrocio, nel "nulla" della piana a nord di Crotone, vede il transito di un'ALn 663 a fianco a un robusto insieme di fichi d'india.
La ferrovia ionica senza fili - Gabella Grande

 

Torre Melissa.  Gli oltre 400 km della litoranea ionica alternano tratti un po' discosti dal mare ad altri proprio sulla riva. Naturalmente ci concentriamo su questi ultimi, come ad esempio in ingresso a Torre Melissa, poco a nord di Crotone.
La ferrovia ionica senza fili - Torre Melissa.

 

Torre Melissa.  Lo stesso treno, visto di coda: avevo scattato giusto per completezza, anche perché a destra c'erano alcuni elementi di disturbo - tubi, recinzioni, - ma una volta ritagliati questi ultimi, mi sono ritrovato con uno sguardo particolarmente essenziale sulla costa: solo il binario, i canneti, l'orizzonte del mare.
La ferrovia ionica senza fili - Torre Melissa.

 

Cirò Marina.  E finalmente, a metà pomeriggio, arriviamo alla meta principale della nostra gita: il bellissimo tratto di costa presso Punta Alice, poco a nord di Cirò Marina, dove il binario si snoda appena sopra la spiaggia.
La ferrovia ionica senza fili - Cirò Marina.

 

Cirò Marina.  Tutta la costa, dall'alto di Punta Alice, nel semicontroluce del primo pomeriggio.
La ferrovia ionica senza fili - Cirò Marina.

 

Cirò Marina.  L'IC del pomeriggio per Taranto, dall'alto di Punta Alice, con vista sul complesso Montedison con tanto di silos ad arco parabolico.
La ferrovia ionica senza fili - Cirò Marina.

 

Cirò Marina.  Pochi istanti dopo, l'IC raggiunge la linea di costa, sotto una torre un po' malconcia.
La ferrovia ionica senza fili - Cirò Marina.

 

Cirò Marina.  Il vigneto, la striscia di pineta, la spiaggia sabbiosa, e la piccola ALn 663 in transito.
La ferrovia ionica senza fili - Cirò Marina.

 

Cirò Marina.  Al girare del sole, ci spostiamo più a nord, inquadrando dal basso verso Punta Alice...con tanto di cavalli al pascolo!
La ferrovia ionica senza fili - Cirò Marina.

 

Cirò Marina.  Ormai nel tardo pomeriggio, quasi un emblema della ferrovia ionica: ALn 663 isolata e lustra, persino con i rostri alla sarda, che percorre la baia a nord di Punta Alice, di cui si riconosce anche il faro.
La ferrovia ionica senza fili - Cirò Marina.

 

Cirò Marina.  Nella luce calda del tramonto, transita l'ultimo treno all'estremità della costa (il faro, il capannone parabolico e la torre aiutano a orientarsi).
La ferrovia ionica senza fili - Cirò Marina.

 

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