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Lo Jonio a novembre

Nuovo! Bova Marina.  Domenica 10 novembre 2019 è previsto un treno storico in Sicilia. Ne approfitto per impostare un viaggio al sud, che si rivela fortunatissimo: ogni volta arrivo in ciascun luogo nell'unica giornata di sole! Il giovedì mi dedico ai tram di Roma, partendo in serata con l'ICN per la Sicilia. Scendo però a Villa San Giovanni, prendo al volo un Minuetto per Reggio Calabria e da qui il bus 27 per l'aeroporto. Alle 8.20, ancor prima dell'apertura, sono già davanti al chiosco dell'autonoleggio. Si parte, direzione Melito, dove termina l'elettrificazione e inizia la vera ferrovia ionica, rigorosamente diesel!

Prima tappa, il punto classico di Bova Marina, sotto la rupe, guardando verso ponente, nel tratto orientato est-ovest della costa calabra. Transita un'ALn 663 isolata.

Lo Jonio a novembre - Bova Marina.

 

Nuovo! Capo Spartivento.  Proseguo ora verso est. La stazione di Capo Spartivento non è ancora in luce giusta; è invece perfetto il lungo rettifilo che la precede, in un paesaggio profondamente mediterraneo, tra ulivi, canneti e fichi d'india. L'ALn 663.1182, al pari di varie altre, è una vecchia conoscenza piemontese. Di questa in particolare ricordo un lucente e innevato inverno sulla Ceva-Ormea.
Lo Jonio a novembre - Capo Spartivento.

 

Nuovo! Capo Spartivento.  I due regionali si incrociano a Brancaleone. Pochi minuti più tardi, arriva l'incrociante, e stavolta è una doppia: la attendo in un'incredibile distesa di fichi d'india.
Lo Jonio a novembre - Capo Spartivento.

 

Nuovo! Bova Marina.  E' tempo del "mini-Intercity" Reggio-Taranto. Il punto più favorevole è nuovamente Bova, dove scelgo l'inquadratura dal basso.
Lo Jonio a novembre - Bova Marina.

 

Nuovo! Ferruzzano.  L'IC corrispondente è atteso una quarantina di minuti più tardi. La scelta del luogo è quasi obbligata: lo spettacolare punto di Capo Bruzzano, tra Ferruzzano e Africo Nuovo, uno dei luoghi più affascinanti dell'intera linea.
Lo Jonio a novembre - Ferruzzano.

 

Nuovo! Brancaleone.  Per la successiva ALn 663 trovo un'inquadratura (in piedi sul guard-rail...) che per me incarna l'essenza della costa ionica: boschi variegati, canneti, il binario semplice e l'orizzonte del mare.
Lo Jonio a novembre - Brancaleone.

 

Nuovo! Capo Spartivento.  Sono le tre del pomeriggio e Capo Spartivento è ora in luce perfetta. Per variare un po' la composizione, stavolta si palesa un ATR.220 "Swing".
Lo Jonio a novembre - Capo Spartivento.

 

Nuovo! Capo Spartivento.  Il luogo è singolarissimo, assolutamente nel nulla, a due passi dal mare, toccato da un vento incessante, che tuttavia non smorza il clima ameno di novembre. Il secondo binario è inutilizzato (i segnali sono spenti) ma ancora intonso. Sul primo binario i segnali sono attivi, e per lunghi minuti suona la campanella Leopolder. Arriva un'altra ALn 663.
Lo Jonio a novembre - Capo Spartivento.

 

Nuovo! Palizzi.  Alle 16 c'è l'ultima coppia di Regionali che si riesca a fotografare in luce. La prima a presentarsi è ancora la 1182. La collina a destra è quella che scende a Capo Spartivento.
Lo Jonio a novembre - Palizzi.

 

Nuovo! Palizzi.  Infine arriva l'incrociante. Il sole ormai bassissimo e quasi parallelo al binario fa luccicare il muso dell'automotrice.

Da qui inizia il trasferimento serale che, passando per Reggio e Villa, mi porterà a Tremestieri con il traghetto Bluferries, e infine a Giardini Naxos, dove ho prenotato per la notte.

Lo Jonio a novembre - Palizzi.

 

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E infine il fotografo che controlla il Viaggiatreno dall'alto di Punta Alice

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