«Zona tra via Gorani, via Vigna, via Brisa, via Ansperto: clamoroso esempio di disordine urbanistico derivante dall'abbandono (del resto giustificato) del vecchio piano regolatore che prevedeva qui il proseguimento della Racchetta e non ancora risolto dopo 35 anni dai bombardamenti. La torre dei Gorani campeggia su rovine, cartelloni pubblicitari e posteggi.» |
«I ruderi di terme romane occhieggiano fra mura decrepite, assediati dalle automobili.» |
«Viale della Liberazione: il desolante aspetto di quello che doveva essere l'ambizioso e proclamatissimo nuovo Centro direzionale della città negli anni '50. Perché è stato abbandonato? Perché non ne viene ripresa in esame la sistemazione urbanistica? Perché negli spazi liberi non creare almeno delle zone verdi?» |
«Naviglio della Martesana: disordine, sporcizia, degrado di un ambiente che meriterebbe di essere recuperato e che potrebbe diventare un elemento di suggestivo richiamo in un quartiere anonimo e trascurato.» |
«Via Buonarroti: ghirigori di rotaie dismesse e di rattoppi sull'asfalto.» |
«Corso di Porta Ticinese davanti alle colonne romane. A parte il disordine urbanistico e circolatorio (le vetture tranviarie che passano sul sagrato di S. Lorenzo), è evidente la trascuratezza delle pavimentazione malamente rabberciata dove sono state levate le rotaie.» |
«Porta Romana: esempio di circolazione caotica; evidente il mosaico disordinato della pavimentazione stradale.» |
«Via Lanzone, angolo via Orazio: il grazioso giardinetto davanti alla chiesa di S. Bernardino alle Monache e al liceo Manzoni cancellato dalle auto che vi stazionano.» |
«Piazza Umanitaria: le automobili hanno invaso tutto.» |
«Via Moscova: l'area dell'ex Manifattura Tabacchi (già convento annesso a S. Teresa) attende da anni di essere sistemata a verde così come il comune e i partiti avevano promesso in occasione di passate campagne elettorali.» |
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