Accanto alla Porta occidentale spicca un bel cartello che annuncia il passaggio a livello: l'immagine della loco a vapore non è mai stata più appropriata! Sullo sfondo, un balcone fiorito, altro soggetto tipico di questi luoghi. |
In deposito. Al mattino presto vi si incontrano fino a sette locomotive accese, pronte per prendere servizio. Veramente difficile inquadrarle tutte quante, ma l'emozione dal vivo è notevole, davvero. |
Al pomeriggio sosta anche un'automotrice storica, la T3 della Nordhausen Wernigeroder Eisenbahn Gesellschaft (NWE) che risale addirittura al 1939. |
Credo che una cosa importante, in questo contesto straordinario, sia di non accontentarsi degli scatti classici loco-treno-paesaggio. Qui occorre cercare di cogliere le atmosfere, i dettagli, e soprattutto la presenza umana, che con il vapore è semplicemente fondamentale. |
Di buon mattino, la Mallet in accudienza. |
In deposito, 100% vapore vero. |
Tubi, valvole e altri dettagli restituiscono l'idea di "complessità" della macchina a vapore, sullo sfondo dell'edificio del deposito. |
Di sera la luce è poca (le torri faro sono spente, effettivamente non servirebbero), ma qualcosa di bello si riesce comunque a raccogliere. |
Se c'è vapore, c'è carbone: qui al punto di carico (effettuato con una gru a benna) appena fuori del deposito. |
Il fabbricato del deposito e i binari sporchissimi di olio e carbone meritano un'inquadratura dedicata: l'esercizio a vapore quotidiano lo si vede prima di tutto sui binari, impossibili da trovare altrove in queste condizioni. |
Lo scatto di un attimo, il momento in cui la loco spara fuori il vapore dal davanti, colto dalla terrazza rialzata del deposito, riservata proprio all'osservazione dei turisti. |
Nell'officina di Westerntor, dove si cura la manutenzione di tutta la flotta HSB, spiccavano cinque assi freschi di verniciatura. |
Un Kof a scartamento ridotto e due morse in primo piano contribuiscono a ricreare l'atmosfera d'officina. |
Alla periferia della cittadina, un breve tratto in sede promiscua. Quattordici volte al giorno, gli abitanti di queste villette vedono sfilarsi davanti una 99 in pressione. Dedicata a tutte le barriere antirumore e le linee gialle della ferrovia italiana. |
Le foto dal treno in corsa rischiano di essere ripetitive, ma almeno una serve per dare l'idea di queste linee, che si svolgono quasi per intero in fitti boschi di conifere, forse poco spettacolari a livello di paesaggio, ma comunque notevoli a percorrerli dal vivo. |
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