Malcesine. Nel pomeriggio invernale, l'ombra sta per avvolgere Limone, come lo si vede a fianco del castello di Malcesine. |
Navene di Malcesine. La piccola frazione a nord del capoluogo mostra scritte vintage e una chiesetta, al cospetto della parte più settentrionale del massiccio del monte Baldo. |
Navene di Malcesine. La luce radente taglia la montagna nel pomeriggio inoltrato e, giustamente, l'unica tratta di costa ancora illuminata è quella in corrispondenza della grande limonaia a nord di Limone. |
Torbole. La tratta più settentrionale della Gardesana orientale è stata completata nel 1928, pochi anni prima dell'omologa strada sulla sponda occidentale. Anche qui varie gallerie offrono una spettacolare struttura scavata direttamente nella roccia. |
Riva del Garda. Quando arrivo a Riva, là dove il lago finisce, il sole è ormai vicinissimo al tramonto e tinge di rosso solo la parte alta della costa orientale. Alcune navi, non utilizzate in inverno, sono lasciate in sosta nei vari approdi del lago: a Riva trovo il grande ferry "Brescia" del 1989. |
Navene di Malcesine. Sulla strada del ritorno, il cielo verso la pianura si dipinge di un vivo e spettacolare rosso arancio. |
Sirmione. L'indomani, attimi fortunati di sole illuminano il bacino meridionale del Garda, come lo si vede dalla sottile lingua di terra che unisce Sirmione alla pianura. La costa sulla destra è quella tra Bardolino e Garda. |
Torri del Benaco. Quando torno a Torri, per traghettare verso Maderno, il sole sta per diventare un ricordo. Ormai già a bordo del ferry, riesco a cogliere ancora per un momento il castello e la limonaia illuminati sotto le nuvole. |
Riva del Garda. In un lucente mattino di febbraio, parte la scuola vela per i bimbi. Dopo averli visti salire a bordo - con qualche difficoltà e parecchia intraprendenza - mi piace ritrarre la geometria delle quattro vele che affiancano il gommone dell'insegnante, sullo sfondo in controluce della sponda orientale. |
Riva del Garda. Passeggiando sul lungolago, scopro che la nave Mantova (1986) e la moderna Pelèr (2020) sono ormeggiate accanto alla storica centrale idroelettrica. |
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