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L'Italia in funicolare

Biella.  La funicolare di Biella, nata per collegare i quartieri di Piazzo e Piano, fu inaugurate nel 1885. La linea è molto breve, essendo lunga solo 175 metri, è tutta a doppio binario - quindi senza necessità di punto di incrocio - ed ha la caratteristica di poggiare su 28 pilastri. Come altre linee, nacque a contrappeso d'acqua per essere poi elettrificata; infine nel 1995 subì una profonda ristrutturazione. L'immagine, databile agli anni '70, riprende le vetture nelle condizioni pre-ristrutturazione.
L'Italia in funicolare - Biella.

 

Superga (sistema Agudio).  Quella che oggi è una "normale" tranvia a dentiera (ancora funzionante) era in verità nata con un sistema a fune molto peculiare, invenzione dell'ingegner Tommaso Agudio, che la realizzò nel 1884. La caratteristica più appariscente era la presenza di grandi ruote esterne, messe in movimento da un cavo d'acciaio, a sua volta azionato da un motore a vapore posto nella stazione inferiore. A differenza delle normali funicolari, il veicolo non era ancorato al cavo, ma era un vero e proprio locomotore, che tramite un sistema di ingranaggi sfruttava il movimento del cavo per azionare le ruote dentate ad asse verticale, le quali a loro volta ingranavano su una cremagliera. Il sistema era quindi un ibrido tra una funicolare e una cremagliera, in cui, a differenza della normale funicolare, era possibile far muovere e fermare autonomamente più veicoli in contemporanea, con ovvio vantaggio per la gestione del traffico.

Il cavo, non dovendo trainare direttamente i veicoli, poteva essere più sottile e aveva la particolarità di scorrere più velocemente dei veicoli stessi, precisamente 4,5 volte: 12 m/s contro i 9,6 km/h dei veicoli. Inoltre il locomotore poteva agganciare normali carrozze tranviarie, realizzando un collegamento senza trasbordo dal centro della città: da questo punto di vista era concettualmente simile agli "spintori" (cfr. sotto a proposito della Trieste-Opicina). Nel 1934, dopo mezzo secolo di onorato servizio, il sistema venne sostituito dalla cremagliera tradizionale, con alimentazione a terza rotaia, che ancor oggi conosciamo (più dettagli sul sito Clamfer).

L'Italia in funicolare - Superga (sistema Agudio).

 

Superga.  Compie 110 anni questa cartolina d'inizio secolo, scritta il 28 maggio 1904, ma la stazione inferiore della Sassi-Superga non è poi così differente nemmeno oggi (a parte naturalmente l'abbandono del sistema Agudio e la trasformazione in normale cremagliera).
L'Italia in funicolare - Superga.

 

Lanzo d'Intelvi.  La funicolare che collegava Lanzo d'Intelvi con Santa Margherita di Valsolda, sperduta frazione isolata sulle rive italiane del Lago di Lugano, venne inaugurata nel 1907, per essere chiusa nel 1977. La principale ragione d'essere della funicolare era permettere il rapido accesso alla navigazione del Lago di Lugano per i turisti provenienti dalla Val d'Intelvi. La sigla FFL sulla fiancata della vettura stava per Ferrovia Funicolare Lanzo.

Una lunga serie di vicende giudiziarie legate a conflitti di proprietà ha "congelato" gli impianti, dopo la chiusura, impedendone la demolizione; le vetture, abbandonate a se stesse, erano ancora esistenti molti anni più tardi (vedi la stazione a monte nel 2003). Da notare che, dal 1909 al 1922, la Val d'Intelvi ha visto circolare sulle proprie strade anche una filovia di prima generazione che collegava Argegno, sul lago di Como, con Pellio. Ma mai venne costruito il prolungamento fino alla stazione a monte della funicolare.

L'Italia in funicolare - Lanzo d'Intelvi.

 

Varese Campo dei Fiori.  La funicolare varesina di Campo dei Fiori condivideva con la linea del Sacro Monte la stazione di partenza di Vellone. Tale stazione era raggiungibile utilizzando le tranvie urbane cittadine attraverso un tunnel dedicato. La linea fu attivata nel 1911 ma chiuse definitivamente già nel 1953 e non venne più riaperta, al contrario di quella del Sacro Monte che, chiusa ugualmente nel 1953, ha riaperto nel luglio del 2000. Dopo varie peripezie di tipo burocratico, questa linea ora funziona a regime ridotto solo nei week-end e nei giorni festivi (anche perché il capolinea inferiore non è raggiunto dai bus di linea ed è privo di parcheggio per chi voglia arrivarvi in auto...). A Varese esisteva anche una terza funicolare, quella del Kursaal, che venne distrutta dai bombardamenti nel 1944 e non venne mai riaperta.
L'Italia in funicolare - Varese Campo dei Fiori.

 

Como-Brunate.  Quella di Brunate è sicuramente una delle funicolari più famose d'Italia. Dal 1894 unisce la città lariana con l'elegante borgo collinare di Brunate, base tra l'altro per molte escursioni sui monti circostanti, e ancora oggi è caratterizzata da un intensissimo flusso turistico. La vettura n. 1 del 1935, allora nuovissima, è ritratta in questa cartolina viaggiata nel 1938, che mostra l'inquadratura più classica sulla città di Como. A sinistra è visibile il lungo viadotto ferroviario in curva che raccordava la linea FS Como-Chiasso con la stazione merci in riva al lago (davanti al giardino alberato).
L'Italia in funicolare - Como-Brunate.

 

Como-Brunate.  In questa immagine si vede il punto di incrocio con le vetture tradizionali 1 e 2, costruite nel 1935.
L'Italia in funicolare - Como-Brunate.

 

Como-Brunate.  L'immagine a colori mostra la vettura 3, realizzata come riserva dalle Officine Agudio nel 1951. Nel 1955 arrivarono anche le vetture 4 e 5, simili alla 3, che restarono in servizio fino all'ammodernamento del 1989, quando vennero sostituite da vetture più moderne, colorate in giallo chiaro e alluminio (foto), a loro volta rimpiazzate da vetture completamente nuove nel 2011.
L'Italia in funicolare - Como-Brunate.

 

Regoledo.  Il complesso del Grand Hotel Regoledo, sulla sponda orientale del Lago di Como, venne inaugurato nel 1852 e da subito divenne meta di vacanza per l'alta borghesia lombarda. In vista dell'inaugurazione del tronco ferroviario Lecco-Colico, avvenuta nel 1892, i proprietari del complesso richiesero l'autorizzazione per la costruzione di una funicolare a contrappeso d'acqua che trasportasse i turisti dalla riva del lago all'hotel. La linea venne inaugurata nel 1890 e restò in esercizio fino al 1960. Oggi sopravvive qualche resto della sede.
L'Italia in funicolare - Regoledo.

 

Bergamo Città.  Una delle caratteristiche della città di Bergamo è di essere fisicamente suddivisa in due parti, una Bassa, adagiata sulla pianura e fortemente sviluppatasi ad inizio Novecento, ed una Alta, di chiaro impianto medioevale. Per raggiungere quest'ultima è attiva sin dal 1887 una funicolare lunga circa 240 metri. Nell'immagine è illustrata, in prossimità della stazione alta, una delle due vetture realizzate nel 1964 ad ancora oggi in servizio, anche se rinnovate alla fine degli anni '80.

Questa linea è tutta a doppio binario ed è assimilabile a due funicolari monocabina indipendenti. Infatti ogni vettura è dotata di un proprio sistema fune-motore che può agire autonomamente; i due corrispondenti contrappesi scorrono verticalmente in un pozzo collocato in asse alla stazione superiore. Grazie a questo, al di fuori degli orari di punta, può essere utilizzata in servizio una sola cabina. Un tempo la stazione bassa era raggiungibile con il tram urbano e successivamente con la linea filoviaria n. 1, che aveva l'anello proprio di fronte al fabbricato viaggiatori, mentre la linea 3 saliva fin dentro le mura veneziane della Città Alta.

L'Italia in funicolare - Bergamo Città.

 

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