Traves. Sulla tratta terminale Germagnano-Ceres della ferrovia da Torino si effettuano da molti anni, nei giorni feriali, soltanto una corsa all'alba e tre coppie di corse nelle ore centrali; per sfruttare una luce un po' diversa, bisogna rivolgersi alla domenica, quando si effettuano cinque coppie di corse, meglio distribuite nel corso della giornata. Così, domenica 15 maggio, parto all'alba in Skodamobile e poco prima delle 9 raggiungo la prima corsa ascendente verso Pessinetto. C'è ancora uno scoglio da superare: una delle due automotrici in dotazione alla linea è vergognosamente graffitata; ma stavolta sono fortunato: è in turno la 903, quella pulita. All'inizio della gita, quello che traballa è il sole, ma per la corsa discendente si apre il sereno: ecco la festeggiata che riparte dalla fermata di Traves. |
Losa. Non passa molto tempo, e l'automotrice torna a risalire la valle: scelgo un'inquadratura in linea, presso un passaggio a livello che porta al cimitero di Pessinetto. |
Losa. Tutte le mie precedenti gite in valle erano state in autunno o in inverno: il bosco verde scuro della primavera inoltrata è una novità, che abbino in questo scatto all'andamento tortuoso della ferrovia, nella stretta valle della Dora. |
Ceres. L'ALn 668.903 arriva al capolinea alle 10 del mattino. E' sempre una lotta millimetrica con i traliccioni della linea aerea, risalenti alla ricostruzione del 2008 e del tutto inadatti al contesto, ma l'automotrice al cospetto del grande e raffinato fabbricato di stazione era proprio l'obiettivo principale della mia gita! |
Ceres. L'automotrice si riflette nel vetro della porta. L'orologio è un po' indietro ma cammina, e la stazione è quasi priva di inutilità moderne. Anche se si può osservare solo attraverso la porta chiusa, la sala d'attesa di 1a classe mostra ancora il suo raffinato arredo. |
Ceres. Il treno ripartirà tra un'oretta, posso fare colazione (finalmente!) e soprattutto zizzagare intorno alla stazione, cercando sguardi diversi dalla vista più canonica lato binari. |
Ceres. Ho anche tempo per una passeggiata in paese, una ventina di metri più in alto. Dalla provinciale che si arrampica girando intorno alla stazione, si ha una vista quasi completa dell'impianto, con la rimessa in primo piano (ospita ancora la storica locomotiva FTC 15, in attesa di tempi migliori), i binari funestati dai traliccioni e tutti i fabbricati. Anche il bar, parzialmente visibile dietro la stazione, è coevo e realizzato nel suo stesso stile. |
Mezzenile. E' ormai ora della nuova corsa discendente: la attendo alla prima fermata, la piccola e fiorita Mezzenile. |
Germagnano. L'automotrice discende la valle di buona lena, e solo di poco riesco a precederla nel tratto a mezza costa tra Funghera e il capolinea di Germagnano. |
Germagnano. L'ALn 668 riposa momentaneamente sul primo binario. Sullo sfondo si riconosce un elettrotreno belga di seconda mano, che ha caratterizzato il servizio della linea dagli anni '90 fino a non molto tempo fa, due TTR (i Minuetti elettrici, quasi tutti in condizioni pietose per i graffiti) e infine un'automotrice della linea gemella della Canavesana, non si sa se in attesa di demolizione o di tempi migliori. La prossima corsa è fra un'ora e si svolgerà nelle condizioni di luce del mezzogiorno, già ben documentate e che soffrono particolarmente la stagione estiva (i tetti aggettanti delle stazioni creano ombre molto vistose). A questo punto conviene salutare la valle: mi dirigo verso Chivasso, per dare un'occhiata alla riaperta linea per Asti, di cui parlo nell'articolo sulle ferrovie turistiche. |
Lanzo. Sabato 28 gennaio 2023 le previsioni sono ottime: decido che è ora di tornare a viaggiare in treno sulla linea di Ceres. Con la previsione di ricollegamento della linea alla rete RFI a fine anno, potrebbe essere l'ultima volta che ho l'occasione di godermi il panorama dal finestrino di un'ALn 668. Sono consapevole che i graffiti, più che un rischio, sono una certezza, ma le stazioni e tanti altri dettagli meritano ugualmente. Raggiungo Porta Susa con un Italo, poi bus per Venaria (tra dossi e asfalto malconcio, la qualità del viaggio è ai minimi storici) e Minuetto TTR per Germagnano, anch'esso in condizioni pietose. Dalla porta del Minuetto inquadro la sempre bellissima stazione di Lanzo. |
Losa. In viaggio, ci tengo a documentare gli sguardi dal finestrino aperto. |
Ceres. Arrivato al capolinea, prima di scendere. |
Nuovo! Ceres. Il treno con cui sono arrivato riparte per Germagnano. Dopo una pazientissima ripulitura, propongo il panoramix in uscita dalla stazione, con il Monte Plu appena segnato di neve. |
Ceres. Ed ecco anche il fabbricato di Ceres. |
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