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Singolarità architettoniche in stazione

Montiglio-Murisengo.  Il dettaglio dell'iscrizione in terracotta, qui realizzata in rosso, anziché nel più comune blu, per armonizzarsi con la tinta del laterizio.
Singolarità architettoniche in stazione - Montiglio-Murisengo.

 

Montiglio-Murisengo.  La Tipomobile è in posa sul piazzale di stazione, e la somiglianza tra i vari fabbricati della linea è assai evidente.
Singolarità architettoniche in stazione - Montiglio-Murisengo.

 

 S. Maurizio.  Se le stazioni della tratta alpina, da Lanzo in poi, sono in assoluto le più singolari, va detto che anche i fabbricati della tratta pianeggiante della Torino-Ceres si distinguono per una sobria eleganza, enfatizzata dalla tinteggiatura rossa con lesene bianche e dalla piccola pensilina metallica, come nel caso di San Maurizio, in cui sta entrando un "TTR", il Minuetto della GTT.
Singolarità architettoniche in stazione - S. Maurizio.

 

Ghirla.  La ferrovia Varese-Luino, nota anche come linea della Valganna, rimase in esercizio tra il 1903 e il 1955, a scartamento di 1100 mm ed elettrificazione "tranviaria" a 600 V in corrente continua (salvo una breve parentesi sperimentale in corrente alternata trifase nei primi tre anni d'esercizio, sempre a 600 V). La diramazione Ghirla-Ponte Tresa risale invece al 1914 ed è stata chiusa nel 1953. La stazione di Ghirla, bivio tra le due linee, e trasformata in fermata dei bus, si è quindi conservata intatta senza binari ormai per più di 60 anni e appare ancora oggi un luogo di grande fascino, specie nell'assenza di autobus del mattino festivo. Il tipico emblema intrecciato della "Società Varesina per Imprese Elettriche" si legge tuttora sul fianco del fabbricato.
Singolarità architettoniche in stazione - Ghirla.

 

Cuneo Gesso.  La stazione originale della città di Cuneo, situata lungo l'argine del torrente Gesso, aveva perso importanza con l'apertura dell'attuale impianto sull'Altipiano (1937). A Cuneo Gesso hanno continuato a transitare i treni della linea Cuneo-Mondovì, fino alla sua chiusura nel giugno 2012. L'ampio e sobrio fabbricato, nel suo tipico intonaco ocra, è un interessante esempio di impianto ottocentesco di un certo livello, che, vivendo per decenni in una specie di appartato oblio, ha conservato pressoché intatto il suo fascino antico.
Singolarità architettoniche in stazione - Cuneo Gesso.

 

Nucetto.  La singolarità di una stazione non si limita tuttavia alle sue sole linee architettoniche: anzi, spesso mi piace distinguire un'altra singolarità, creata da un contesto naturale fuori dal comune, in cui si stia bene, si percepisca il legame "ecologico" tra la ferrovia e il suo ambiente. E' questo il caso di Nucetto, tipico fabbricato viaggiatori unificato FS, immerso nei boschi dell'alta Val Tanaro, sullo sfondo della barocca parrocchiale di S. Maria Maddalena. Siamo alla prima fermata della ferrovia Ceva-Ormea, chiusa nel 2012 e riconvertita ad esercizio turistico dal 2016, a cui sono tornato ininterrottamente lungo la mia vita, e a cui dedico oggi un nuovo racconto, gemello di questo che state leggendo.
Singolarità architettoniche in stazione - Nucetto.

 

Biassono-Lesmo Parco.  Alcune linee, ormai da tempo gestite dalle FS, sono nate come ferrovie in concessione e spesso la loro origine è rivelata ancor oggi da fabbricati di stazione ben diversi dai tipi unificati delle FS. E' questo il caso della Monza-Molteno-Oggiono (MMO), realizzata nel 1911 e confluita nella rete nazionale nel 1954. La linea attraversa il cuore più verde della Brianza, facendo spesso dimenticare la grande pressione insediativa del nord milanese, anche grazie a minuscoli fabbricati di stazione, come questo di Biassono, il cui nome ricorda la vicinanza con l'ingresso settentrionale del Parco di Monza.
Singolarità architettoniche in stazione - Biassono-Lesmo Parco.

 

 Carate Calò.  Ancora lungo la MMO, è un caso pressoché unico quello di Carate Calò: qui il fabbricato di stazione è di dimensioni decisamente maggiori, eppure ci troviamo in uno dei luoghi più remoti e solitari dell'intera Brianza, l'appartata frazione di Calò, sul versante sinistro della valle del Lambro - il grosso centro di Carate è invece sul lato destro - in un contesto bucolico che non è eccessivo definire lussureggiante. L'ALn 668 mi ha appena scaricato a metà mattina e, appoggiata la bici al tronco, la fotografo in ripartenza.
Singolarità architettoniche in stazione - Carate Calò.

 

Casletto-Rogeno.  Da Molteno a Lecco, la linea proveniente da Monza condivide l'itinerario con quella da Como, che, diversamente dalla MMO, non è nata come ferrovia in concessione. Il fabbricato ha dunque le forme tradizionali della rete FS, ma vi è qui un'altra singolarissima particolarità, che ha pochi eguali altrove: il marciapiede di stazione è uno splendido e curatissimo prato! Naturalmente si tratta di una soluzione di nicchia, difficilmente replicabile in impianti più frequentati, ma il risultato è di un fascino incredibile: camminare e prendere il treno sul manto erboso regala sensazioni inaspettate.
Singolarità architettoniche in stazione - Casletto-Rogeno.

 

 Vievola.  Da ultimo arriviamo in Francia, ma là dove la storia, i confini e le relazioni si sono intrecciati nei decenni. La tratta fino a Tenda della ferrovia Cuneo-Ventimiglia è stata aperta nel 1913, quando l'alta valle Roia era ancora italiana. Il fabbricato di Vievola, nel 2009 ancora abitato, è pertanto una classica costruzione FS, situata a quota 1000 in un paesaggio di boschi e Alpe, poco a sud della galleria di valico.
Singolarità architettoniche in stazione - Vievola.

 

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