S.Salvatore dei Fieschi. Accanto all'Oratorio, il Palazzo Comitale, del 1252, anch'esso nella tradizionale rifinitura a fasce bianche e nere, anche se parzialmente in stato di degrado. |
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San Fruttuoso. La parte finale del racconto guarda al passato di San Fruttuoso, in una molteplicità di forme e "documenti": dalla fotografia alla pittura, includendo anche un intero articolo della rivista Le Vie d'Italia. Alfred Noack, fotografo di Dresda, stabilitosi a Genova e attivo da circa il 1860 alla fine del XIX secolo, è considerato lo "scopritore della Riviera", il primo che sfruttò la tecnica fotografica per mostrarne il nascente fascino turistico (Wikipedia). Molti suoi scatti sono un preziosissimo documento sulla terra ligure agli albori della fotografia. Questa celebre immagine mostra il complesso abbaziale nella forma "primitiva", cioè prima dell'alluvione del 1915 che creò l'attuale spiaggia, e prima dei restauri del 1934 che ripristinarono le trifore. |
San Fruttuoso. Una cartolina verosimilmente di inizio '900, del celebre editore Alterocca di Terni, mostra anch'essa lo stato originale, con le reti che scendono dalle finestre: un altro elemento tradizionale che per lungo tempo ha accompagnato il fronte del monastero. Le prime edizioni della Guida Rossa del Touring segnalano infatti che "a San Fruttuoso prospera tuttora l'industria di cavi economici di lisca [nome ligure del saracchio, Ampelodesmos mauritanicus], pianta che cresce selvatica, le cui foglie macerate in mare e battute si attorcigliano in trefoli e corde". |
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