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Ferrovia Parma-Suzzara

 Chiozzola.  Giusto un mese più tardi, con l'intiepidirsi della stagione, posso tornare in zona, per una gita tutta ciclabile! L'IC per Taranto mi lascia puntualmente a Parma alle 8.40, nell'aria ancora frizzante del mattino, con una mezzora di anticipo rispetto alla prima automotrice. Attraversata di buona lena tutta la periferia della città (in cui la ferrovia per Suzzara condivide il tracciato con l'interconnessione a doppio binario ed elettrificata per la linea AV Milano-Bologna) e superata la fermata di Chiozzola, trovo finalmente un primo scorcio agreste. Transitano due automotrici sempre appartenenti alla serie ex Suzzara-Ferrara del 1978 con in testa la ALn 668.017.
Ferrovia Parma-Suzzara - Chiozzola.

 

 Sorbolo.  A Sorbolo le automotrici incrociano la corsa per Parma, composta dalle ALn 668.1012 e 1014: sono entrambe ex Ferrovie Padane, rispettivamente del 1977 a due vestiboli (analoga alla serie 1000 FS) e del 1983 a vestibolo singolo (analoga alla serie 3000).
Ferrovia Parma-Suzzara - Sorbolo.

 

 Boretto.  Fatta la foto precedente ho tempo per arrivare con relativo comodo a Brescello, zizzagare per il paese, fare colazione al bar e proseguire lungo la "strada bassa" per Boretto (nome che la distingue dalla SS 62 che è "alta" cioè sull'argine del Po). In fronte alla chiesetta di San Giuseppe transita una coppia di ALn 663. La 020 in primo piano è un'unità ex Suzzara-Ferrara del 1989.
Ferrovia Parma-Suzzara - Boretto.

 

 Boretto.  Il centro di Boretto è rapidamente raggiunto; faccio qualche foto urbana che vedremo nell'ultima parte del racconto, pranzo al sacco ai giardinetti e infine attendo in stazione la corsa per Parma (stavolta però la bici contro il fabbricato non è la mia!). Si tratta di una doppia mista: in testa c'è l'ALn 663.019 (ex Suzzara-Ferrara del 1989), in coda una ALn 668 a due vestiboli.
Ferrovia Parma-Suzzara - Boretto.

 

 Pieve Saliceto.  Non pensando alla strada che dovrò ripercorrere per intero al ritorno(!), proseguo oltre Boretto fino a Gualtieri. Tra campi, prati e pioppeti, transitano le ALn 663.1016 e 1017 ex Ferrovie Padane del 1993-94.
Ferrovia Parma-Suzzara - Pieve Saliceto.

 

 Gualtieri.  La stazione ha perso il binario di incrocio ma il contesto ferroviario e urbano è ancora pienamente godibile: poso la bici in bella mostra e attendo il treno da Parma.
Ferrovia Parma-Suzzara - Gualtieri.

 

 Gualtieri.  Di lì a poco arriva l'incrociante, con la ALn 668.1012 (ex Ferrovie Padane, 1977). Farei volentieri una tratta in treno, ma nonostante l'automotrice sia semivuota, il capotreno mi vieta la salita con la bici, con un'intransigenza degna di assai miglior causa. Vabbè, buon per lui: quando il treno riparte posso fotografare anche la versione di Gualtieri con ALn 668!
Ferrovia Parma-Suzzara - Gualtieri.

 

 Pieve Saliceto.  Ormai nell'ottica di ritornare fino a Parma in bici, capito a Pieve Saliceto che sta per arrivare un treno: per differenziare l'inquadratura da quella già fatta a febbraio, sto più in basso e più in teleobiettivo, mettendo in primo piano un bel prato già decisamente primaverile.
Ferrovia Parma-Suzzara - Pieve Saliceto.

 

 Boretto.  Con il vento fortunatamente in poppa, percorrere tutto l'argine maestro è una piacevole passeggiata. La primavera è arrivata anche davanti alle cave di sabbia, e non posso trascurare questi allegri rami fioriti.
Ferrovia Parma-Suzzara - Boretto.

 

 Brescello.  Presso il "Museo di Peppone e Don Camillo" è monumentata una locomotiva a vapore. Non si tratta di quelle della Società Veneta, utilizzate nei film (di cui sopravvive oggi una sola unità, la SV 321), ma di una assai più comune 835 FS, la 106, costruita da Breda nel 1908: nel contesto primaverile e fiorito, fa comunque una figura più che piacevole.
Ferrovia Parma-Suzzara - Brescello.

 

 Brescello.  Alle 16.20 è previsto un incrocio a Brescello, così torno in stazione per la versione pomeridiana. La ALn 663.019 sosta sul secondo binario in attesa dell'incrociante.
Ferrovia Parma-Suzzara - Brescello.

 

 Brescello.  In realtà l'ALn 668 incrociante è pesantemente graffitata (uno dei tanti indici di "trascuratezza" verso la ferrovia); per ora non ho voglia di ripulirla e mi concentro sull'ALn 663, sfruttando il bell'albero fiorito.
Ferrovia Parma-Suzzara - Brescello.

 

 Brescello.  Per la partenza dell'automotrice allargo l'inquadratura, fino a includere il grande albero.
Ferrovia Parma-Suzzara - Brescello.

 

 Brescello.  La calda luce del pomeriggio invoglia a fotografare anche il fabbricato di stazione, con i bei cancelli vintage e il magazzino merci di sfondo. All'immagine del pomeriggio abbino due viste del mattino, entrambe con bici. A Boretto sopravvive il vecchio disco indicatore che segnala la posizione dello scambio.
Ferrovia Parma-Suzzara - Brescello.

 

 Sorbolo.  A questo punto... bisogna tornare a Parma! L'ultima tratta porta a 65 ciclo-kilometri il totale della giornata. Anche se sono stati tutti in piano, era davvero tanto tempo che non ne facevo così tanti!

Prima che le velature del tramonto assorbano tutta la luce, c'è ancora un treno per Parma: appena dopo il passaggio a livello della statale a Sorbolo Levante, vedo un grande casale giallo, quasi maestoso, subito di là del binario. La foto non è un panoramix ma un grandangolare ritagliato, perché gli spazi erano quello che erano, ed è scattata sollevando al massimo la fotocamera; anzi, nell'originale si vede la mia ombra "a braccia alzate" (per gioco ho lasciato l'ombra della fotocamera sul filo inferiore del ritaglio a sinistra!).

Ferrovia Parma-Suzzara - Sorbolo.

 

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