Alessandria. Stazione ferroviaria. Come si può facilmente intuire, il colore dei filobus è artefatto (si tratta della colorizzazione di una foto in bianco e nero). Il vero colore era quello classico verde chiaro (sopra) e verde scuro, senza nulla di giallo senape. |
Cuneo. Stazione ferroviaria. Il riquadro evidenzia il minuscolo veicolo filoviario, dotato di asta singola, su cui era montata un'incastellatura con gli striscianti di presa di corrente, ovviamente a due poli: una soluzione tecnica che riporta agli albori delle filovie. La stazione è quella definitiva dell'Altipiano, inaugurata nel 1938. |
Ponte Chiasso (CO). Dogana, 1964. Quando si andava in Svizzera col filobus! La linea filoviaria Como - Chiasso, convertita da tranviaria nel 1938 e chiusa quarant'anni dopo, aveva capolinea proprio di fronte alla dogana italo-svizzera di Ponte Chiasso. In questa immagine a colori il Fiat 668 Stanga n. 92 STECAV è ripreso mentre impegna l'anello d'inversione per ritornare verso il capoluogo lariano. |
Bresso. Piazza Immacolata. Il capolinea della filovia da Milano. Dallo stradario Busetti del 1966 risulta la linea 83 (Via Larga - Niguarda) "con corse prolungate fino a Bresso: Piazza Immacolata". La correzione prospettica dell'immagine è già nell'originale! |
Bergamo. Porta Nuova. |
Bordighera. Anni '50. Ancora oggi la linea V della "Riviera Trasporti" collega Sanremo con Ventimiglia, attraversando le celebri località della Riviera di Ponente, Ospedaletti e Bordighera. Il servizio attuale prevede però un utilizzo misto di autobus e filobus e regolarmente nuvole nere si addensano sul futuro di tutta la rete filoviaria rivierasca. In questa cartolina è ripreso uno dei dodici Fiat 2401 Cansa (probabilmente il n. 55) in sosta presso l'autostazione di Bordighera. |
Taggia (IM). Piazza Eroi, 1955 Questa bella e rara immagine riprende il capolinea della linea T della STEL di San Remo (oggi Riviera Trasporti, RT), posto in Piazza degli Eroi a Taggia. Il mezzo ritratto è un Fiat 668 carrozzato Cansa. La storicità di questa immagine è ancora più importante se si pensa che, dopo anni di lavori, il capolinea è stato arretrato alla nuova Stazione FS (situata a metà strada tra Arma e Taggia) per cui i mezzi elettrici non raggiungeranno più il centro storico della cittadina rivierasca. Peraltro lo stesso capolinea è da tempo in triste stato di abbandono (manca persino uno dei due fili), il bifilare non è mai stato adattato alla nuova rotatoria realizzata all'intersezione con la via Aurelia, e l'intero servizio San Remo-Taggia è svolto con autobus. |
San Remo. Corso Imperatrice. Incrocio di filobus STEL nell'elegante colorazione tradizionale avorio e blu, lungo la Passeggiata Imperatrice, all'estremità di ponente della città. |
Genova. Via XX Settembre. La linea aerea della filovia è stata parzialmente cancellata: una pratica abituale al tempo di queste cartoline, ma che... lasciava traccia! |
La Spezia. Via XXIV Maggio, 1958. La Spezia possiede, insieme a Genova e San Remo, una delle tre reti filoviarie liguri attualmente in esercizio. Il filobus Fiat 668 Viberti n. 203 della FITRAM di La Spezia, qui ripreso in servizio sulla linea 3 mentre percorre Corso XXIV Maggio in direzione del capolinea di Pegazzano, venne ricarrozzato da Mauri nel 1977 e, dopo l'accantonamento, è stato preservato dal Museo Nazionale dei Trasporti. |
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