L'Italia in filovia - Centro Sud
| Livorno. Stazione, anni '60. Fino al 1973 Livorno possedeva un'estesa rete filoviaria urbana che arrivò fino a 11 linee e 34 km di lunghezza. Questa cartolina illustra molto bene la particolare architettura della principale stazione ferroviaria della città labronica, ove sono in attesa della ripartenza i due filobus Fiat 656 n. 7 e 12, appartenenti ad una serie di ben 35 mezzi che inaugurarono il servizio elettrico nel 1935. |
| Livorno. Mareggiata. |
| Ancona. Porta Pia, 1955. Ancora oggi uno dei punti più caratteristici della rete filoviaria anconetana è il passaggio a fianco della Porta Pia, costruzione settecentesca. In questa cartolina, risalente agli anni '50, un Fiat 668 carrozzato Stanga si sta dirigendo verso la Stazione Ferroviaria mentre sullo sfondo si staglia il profilo della città vecchia, dominata dal Duomo dedicato a San Ciriaco. |
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Roma. Via Nazionale, anni '60. Sembra quasi impossibile immaginare che nulla della estesissima rete filoviaria romana sia sopravvissuto alla ecatombe di chiusure che si concluse nel 1972 con la scomparsa delle ultime due linee ATAC. Fortunatamente da pochi anni il bifilare è tornato nella Capitale grazie alla parziale elettrificazione della linea 90 Express, a cui a breve dovrebbero aggiungersi tre nuove linee nel quartiere dell'EUR. In questa cartolina, due Fiat 668 Pistoiesi Aerfer (curiosamente entrambi con veletta "Riservato") transitano di fronte alla sede della Banca d'Italia posta lungo la centralissima Via Nazionale. Sullo sfondo si intravede la pesante sagoma dell'Altare della Patria. |
| Roma. Stazione Termini, 1957. La vettura della linea 78 attende ad aste abbassate a fianco del posteggio dei taxi. |
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Nettuno (Roma). Primi anni '40. La linea filoviaria Anzio - Nettuno, nata nel 1939 in sostituzione della preesistente tranvia, ebbe una vita effimera: restò infatti in esercizio solo 5 anni e non venne più riaperta dopo le distruzioni subite durante la Seconda Guerra Mondale. Nella cartolina è ripreso, nella centrale Piazza Mazzini di Nettuno, uno dei quattro filobus Fiat 656 che costituivano il parco della linea e che, dopo la chiusura, vennero venduti alla STU di Livorno e rimasero in servizio fino al 1966. |
| Napoli. Villa Comunale e Via Caracciolo, 1956. |
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Nocera Inferiore (SA). Piazza Guerritore, 1957. Salerno possedeva senza dubbio, oltre alle linee urbane, una delle più estese reti filoviarie extraurbane d'Italia, che raggiungeva località come Pompei, Mercato San Severino e Battipaglia. In questa immagine ci troviamo a Nocera Inferiore, posta sulla direttrice verso Pompei percorsa dalle linee 3 (limitata a Pagani) e 4. Il mezzo ripreso, con ogni probabilità un Alfa Romeo 110 AF Casaro, si fa strada tra i numerosi carretti a trazione animale che stanno percorrendo il centro della cittadina campana. |
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Cagliari. Bonaria, 1959. La Basilica di N.S. di Bonaria a Cagliari è dedicata alla Protettrice dei Marinai ed è meta di pellegrinaggi. In questa cartolina è ripreso un filobus Fiat 2405 Casaro Tubocar della serie numerata 551-561 impegnato sulla linea 10. Oggi in questo stesso punto transita la filovia 5, una delle tre linee filoviarie cagliaritane gestite dalla CTM. |
| Monreale (PA). 1959. Il filobus Alfa Romeo 110 AF Macchi n. 186, in servizio sulla linea 9 della SAST di Palermo, sta per concludere la sua ascesa verso Monreale, cittadina famosa per la splendida Cattedrale. Gli fa da sfondo l'abbagliante vista sulla città e sul Mar Tirreno. Nel 1966, al pari di molte altre città italiane, la rete filoviaria del capoluogo siciliano venne inopinatamente chiusa. |
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