Flashback a primavera
 Cappuccio. La gita primaverile del 2022 mi ha spinto a ripescare qualche scatto delle primavere precedenti. Il mio primo contatto "in epoca moderna" con la Genova-Casella è stato un bel giorno di aprile 2011, quando avevo organizzato un treno speciale fotografico, all'andata con la A5, al ritorno con il 29. Nel raddoppio di Cappuccio, sul versante marittimo della linea, è in posa l'elettromotrice A5, proveniente dalla Ferrovia Spoleto-Norcia, sovrastata dal Forte Puin, della cerchia di mura genovesi. |
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Vallombrosa. Nella seconda metà del percorso, la A5 si dirige verso Casella tra fiori di ogni sorta. |
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Casella. Nel tratto finale verso Casella Paese. |
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S.Olcese Chiesa. Al ritorno, durante la stessa giornata, si utilizza il locomotore 29, proveniente dalla Ferrovia Sangritana, al traino di una carrozza. |
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Torrazza. |
A2 tra le ginestre
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Granarolo. Il 12 giugno 2022 è programmato un treno fotografico sulla Genova-Casella, organizzato grazie alla sempre ottima collaborazione della AAFGC, l'Associazione Amici della Ferrovia Genova Casella. Il weekend inizia con un prologo il sabato pomeriggio sulla dentiera di Granarolo. Solo nelle giornate più lunghe dell'anno, verso le 16, è possibile fotografare l'elettromotrice dal lato monte, in un'inquadratura che offre lo sguardo aperto sulla città e tutta la costa fino al Monte di Portofino. |
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Granarolo. L'elettromotrice 1 sullo sfondo della città. |
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Genova. Tutte le gite per Casella cominciano... in piazza Manin! Io vi arrivo da via Galata, passando sopra il portale della galleria Traversata, e poi per strade semideserte della domenica mattina, tra palazzi nobiliari che iniziano a prendere il sole e scalinate immerse nello scuro del bosco. I binari di stazione sono affollati di rotabili e arriva una Firema bianca, che, vista la festeggiata di oggi, si può anche ignorare; appena partita la corsa delle 9, finalmente la A2 può uscire dalla rimessa e dirigersi al binario 2. La foto sotto il Castello Mackenzie (Wikipedia) è quasi un must! |
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Cappuccio. Si parte! Lato valle scorrono palazzi arrampicati sul versante, lato monte già si sente l'odore del bosco. Il binario trova la sua strada nel mezzo, da subito più tortuosa che mai, e inizia la salita. Sul versante marittimo, a giugno, l'elemento chiave è naturalmente la fioritura delle ginestre. Così, alla prima sosta, le metto sia in primo piano, sia di sfondo. |
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Cappuccio. I pali inevitabilmente ravvicinati sconsigliano l'uso del teleobiettivo, che li enfatizza: faccio un'eccezione là dove si coglie bene l'andamento tutto a curve del binario. |
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Cappuccio. La vista ampia mostra bene il tipico paesaggio del versante marittimo, in cui la piccola elettromotrice quasi sparisce. |
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Cappuccio. Anche giocare con lo sfocato è un classico delle gite fiorite: una ginestra in primo piano si disegna sulla sagoma azzurra dell'elettromotrice. |
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Cappuccio. Primo piano sul frontale, sempre con la fioritura di sfondo. |
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Cappuccio. La breve galleria Cicala fa vedere il treno e anche l'uscita dall'altra parte. Questo è anche uno dei rarissimi punti in cui la foto non include nemmeno un palo! |
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Torrazza. Tra Campi e Torrazza sole si vela un po'. Per fortuna ci dimenticheremo presto del cielo bianco-latte, ma proprio a Torrazza la velatura è utile per smorzare il contrasto in un'inquadratura estiva ma fresca, in cui pare ancora di sentire la brezza all'ombra degli alberi. |
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