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L'Angelus.  Il suggestivo dipinto dei contadini raccolti in preghiera sul calar del giorno, che il pittore francese Jean-François Millet ha mirabilmente ritratto nel 1858, e che è oggi esposto al Musée D'Orsay a Parigi, è qui riproposto con l'aggiunta di un treno a vapore sullo sfondo, coerente con l'epoca e il contesto ambientale.

Il convoglio, la cui presenza vuole essere discreta per non togliere importanza al soggetto principale, è rimorchiato da una locomotiva che dalla sagoma possiamo identificare come una delle 12 macchine di rodiggio 2B costruite in Inghilterra da Cockerill tra il 1853 e il 1860 per conto delle SFSP, le Strade Ferrate dello Stato Piemontese, società che, dopo l'Unità d'Italia, confluì nella SFAI (Società Ferrovie Alta Italia). Con il successivo avvento della Rete Mediterranea, nel 1885, queste locomotive andarono a costituire il gruppo 2000, ed infine le superstiti giunsero nel 1905 alle FS, dove furono classificate nel gruppo 499. Nella loro lunga carriera cambiarono quindi quattro proprietari, ma il loro campo d'azione restò confinato tra il Piemonte e la Liguria. E proprio nello scenario della campagna piemontese si può collocare questa versione dell'Angelus.

Quadri di Francesco Dall'Armi - L'Angelus.

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