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La pineta di Tirrenia  La ferrovia elettrica Pisa-Tirrenia-Livorno, a scartamento ordinario e trazione elettrica 3000 V c.c., ebbe vita piuttosto breve: venne chiusa nel 1960 tra polemiche e rimpianti, a meno di trent'anni dalla sua inaugurazione e nonostante le immagini degli ultimi tempi mostrassero treni piuttosto affollati. Svolgeva un servizio molto capillare - una fermata ogni 500 m circa - tanto che i pisani ancor oggi la ricordano come il trammino. Fra Marina di Pisa e Tirrenia correva a poche centinaia di metri dalla spiaggia e pertanto costituiva (e costituirebbe tuttora!) un valido collegamento tra la cittā e il mare. Nonostante siano passati oltre sessant'anni dalla chiusura, ancora oggi sopravvivono buona parte delle stazioni e del tracciato, e numerose sono state negli ultimi decenni le iniziative per promuoverne la riapertura, anche se per ora l'unico effetto concreto č stata la trasformazione in pista ciclabile tra Pisa e Marina, per 13 dei 33 km della linea.

Il dipinto illustra una delle 4 elettromotrici della fornitura originale della linea, costruite da Carminati & Toselli nel 1931 e classificate AEz 401 - 404. Al principio degli anni '30 la Carminati & Toselli - che chiuderā quasi improvvisamente pochi anni dopo - si era specializzata nella realizzazione delle allora innovative elettromotrici a corrente continua ad alta tensione, con parte elettrica del TIBB, sia a scartamento ordinario, sia ridotto. Dopo la chiusura della linea, tre unitā furono cedute alla SEPSA di Napoli e la quarta alla MUA, la futura FCU (Ferrovia Centrale Umbra).

Quadri di Francesco Dall'Armi - La pineta di Tirrenia

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