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R441 Caprotti (16 unità, 1933-36) Con le macchine articolate si poneva tra l'altro il problema del giunto sferico che doveva trasmettere il vapore dalla caldaia al carrello anteriore. Nelle Mallet tradizionali, il motore anteriore, funzionando a bassa pressione, semplificava i problemi di tenuta del giunto. Con il progredire della tecnica, si reputò di poter realizzare un giunto anche con tenuta ad alta pressione: nelle R441 si scelse pertanto la semplice espansione, con evidente semplificazione costruttiva. Pertanto va detto che le R441 non sono Mallet in senso stretto, dato che questo nome è propriamente legato alla doppia espansione.

Le 16 unità, realizzate dalle Officine Reggiane, si suddividevano in tre sottogruppi tecnicamente differenti: da 001 a 008 erano a vapore saturo, da 101 a 103 a vapore surriscaldato con distribuzione tradizionale Walschaerts, infine le più avanzate, da 201 a 205, sempre a vapore surriscaldato ma con distribuzione a valvole Caprotti. E' appunto a questa serie che fa riferimento il disegno (con la numerazione d'origine R441.28). Sono state tutte demolite. A titolo di curiosità, 4 unità, durante l'occupazione inglese, vennero trasferite in Libia e utilizzate sulla linea Bengasi-Barce fino ai primi anni '50.

Locomotive a vapore - R441 Caprotti

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