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Locomotive a vapore con tender separato - Gr. 672 Franco-Crosti
Gr. 672 Franco-Crosti (1936, esemplare unico). La vista senza carenatura permette di capire meglio la struttura del sistema Franco-Crosti: il tender originale a due assi fu sostituito con uno a carrelli, e su di esso si dispose longitudinalmente il preriscaldatore, cioè uno scambiatore di calore, che riceveva i gas di scarico attraverso il grosso tubo superiore tra la camera fumo e il tender e riscaldava l'acqua destinata ad alimentare la caldaia, che a sua volta tornava alla locomotiva attraverso il tubo inferiore. Una conseguenza era che il fumaiolo - a valle del preriscaldatore nel percorso dei gas di scarico - finiva a trovarsi sul tender, caso più unico che raro nella trazione a vapore.

Le prove, condotte sulle linee Bologna-Ancona e Bologna-Piacenza confrontando la 672 con una 671 "normale", mostrarono risultati molto positivi, con risparmi di carbone del 14-18%. A ragion veduta, è probabile che una parte di questi risultati fosse in realtà dovuta ad altre modifiche e miglioramenti e alle perfette condizioni della 672, fresca di riparazione, ma essi diedero origine a un'ampia serie di trasformazioni di locomotive di altri gruppi, come vedremo tra poco; nei lavori successivi, comunque, i preriscaldatori vennero lasciati sulla locomotiva, senza la complicazione di portare i gas di scarico sul tender. La 672 invece non ebbe altri sviluppi, né un uso regolare, e fu infine demolita nel 1948, chiudendo anche l'epoca delle (poche) locomotive italiane a cabina anteriore.


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