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Locomotive a vapore con tender separato


Locomotive a vapore con tender separato - Gr. 744 Caprotti
Gr. 744 Caprotti (1928, 25 unità). Le altre 25 unità furono fin dall'origine dotate di distribuzione Caprotti, in linea con le tendenze tecniche della fine degli anni '20.

 


Locomotive a vapore con tender separato - Gr. 691
Gr. 691 (1928-31, 33 unità). Nel 1911-14 vennero realizzate in 33 esemplari le prime e uniche locomotive "Pacific" - cioè di rodiggio 2'C1 - delle FS, classificate nel Gruppo 690. Penalizzate dall'elevato carico assiale, che ne limitava la circolazione alle linee principali, e da prestazioni non del tutto soddisfacenti, le 690 vennero rimaneggiate già al principio degli anni '30, tra l'altro con l'installazione di un preriscaldatore Knorr (visibile alla sinistra del fumaiolo), ottenendo il nuovo Gruppo 691; ora con buone prestazioni, le 691 rimasero in servizio soprattutto sulla Milano-Venezia fino alla sua elettrificazione (1957). L'unico esemplare sopravvissuto, la 691.022, è conservata al Museo della Scienza e Tecnologia di Milano.

 


Locomotive a vapore con tender separato - A.691.026
A.691.026 (1938, esemplare unico). Se la carenatura delle 683 era principalmente dovuta alla necessità di occultare i preriscaldatori Franco-Crosti, la carenatura applicata nel 1939 alla 691.026 poteva essere giustificata solo con i benefici aerodinamici, che in realtà diventano solitamente rilevanti oltre i 120 km/h, proprio la massima velocità ammessa per tutte le carrozze FS anteguerra! Ma la passione aerodinamica era un aspetto tipico degli anni Trenta, e la A.691.026 (A sta appunto per Aerodinamica) può essere considerata come un interessante prodotto di quella moda, impreziosito anche dal grande monogramma FS dipinto di rosso sulla fiancata. La carenatura tuttavia complicava parecchio le ordinarie operazioni di manutenzione, e pochi anni più tardi venne rimossa.

 


Locomotive a vapore con tender separato - Gr. 736
Gr. 736 (1940-43, 243 unità). La seconda guerra mondiale ha portato in Italia un cospicuo numero delle celebri locomotive da guerra statunitensi USATC S160, immediatamente distinguibili dalle macchine italiane per tutti i dettagli di chiara foggia americana, dalla caldaia alla cabina, dal biellismo al duomo. Al termine della guerra hanno avuto un ruolo chiave nel trainare i primi treni durante gli anni della ricostruzione, quando la maggior parte delle macchine FS era fuori uso in attesa di riparazione. Varie unità sono state adattate per l'alimentazione a nafta anziché a carbone. Hanno concluso la carriera attiva entro l'inizio degli anni '60, ma alcune macchine sono state reimpiegate negli anni seguenti come generatori fissi di vapore nei depositi.

L'autore ha fotografato l'unità 114 accantonata a Verona nel 1979.


 

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Vedi anche le locomotive trifasi.

 

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