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Locomotive a corrente continua - E.636
Nuovo! E.636 (1940-1962, 469 unità). Nel 1940 si progetta una locomotiva che riprende la parte elettrica delle ultime E.626, finite di costruire proprio l'anno prima, ma introduce una meccanica completamente nuova: le E.636 presentano un rodiggio a tre carrelli, montati su due semicasse articolate, che diventerà la struttura tipica delle locomotive elettriche italiane per i successivi 70 anni, con ben 1255 unità prodotte. Le E.636, i cui primi 108 esemplari sono consegnati prima della disfatta bellica, diventano uno dei simboli della ricostruzione: la produzione riprende infatti nel 1952 e prosegue fino al 1962, stabilendo l'imbattuto record di locomotiva italiana prodotta più a lungo (22 anni) e il record del maggior numero di esemplari (469), superato solo di recente dalle E.464 (717 unità tra il 2000 e il 2015). Nonostante una potenza non elevatissima - 2.100 kW - le E.636 svolgono per decenni un ruolo prezioso di locomotiva universale o quasi, trainando ogni tipo di treno in tutta Italia. Hanno concluso il servizio regolare soltanto nel 2006, da ultimo sulle linee della Sicilia.

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