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Dettagli

743.283.  Marcatura sul pancone frontale della vaporiera 743.283, costruita dalle Officine Meccaniche e Navali di Napoli nel 1920 come 740.283 e poi trasformata nel 1953 con l'applicazione dei preriscaldatori dell'acqua sistema "Franco-Crosti".

Le 94 macchine appartenenti a questo gruppo di locomotive furono tutte modificate tra il 1951 ed il 1954.

Dettagli - 743.283.

 

S.685.600.  Alcuni dettagli della cabina di guida presenti sulla locomotiva a vapore S.685.600: a sinistra dell'immagine (lato macchinista) si notano nella penombra le due leve rosse del fischio e del comando della valvola a tre vie del soffiante, poste prima del gruppo dei manometri.

Al centro dell'immagine, in basso, si vedono i tre rubinetti per il controllo dei livelli in caldaia (dall'alto in basso rubinetto del vapore, acqua/vapore e acqua) e subito dietro a questi si nota l'indicatore per il controllo del livello dell'acqua in caldaia, protetto dalla relativa struttura in vetro, prima della leva del regolatore (di cui si distingue il bullone di incernieramento).

Nel gruppo di manometri si nota in particolare partendo da sinistra il manometro della caldaia, il manometro doppio dell'impianto del freno (condotta generale e serbatoio dell'aria compressa), spostato più in alto il piccolo manometro della pompa di alimentazione Knorr, il manometro dei cilindri del freno, ed infine il manometro della distribuzione.

Dettagli - S.685.600.

 

E.626.225.  In cabina della E.626.225 (costruita da Breda nel 1935) con i manometri dell'impianto pneumatico e il quadro degli strumenti elettrici in primo piano.

In dettaglio: nel manometro doppio, la lancetta rossa indica i chilogrammi d'aria presenti nella condotta generale del freno continuo (tubetto di destra) mentre la lancetta nera - non visibile perché sovrapposta alla rossa - indica i chilogrammi d'aria presenti nel bariletto (tubetto di sinistra); al centro è collocato il manometro del serbatoio principale e in basso il manometro dei cilindri del freno.

Il quadro degli strumenti contiene l'indicazione di tensione di linea (LINEA), la tensione delle dinamo che servono per ricaricare le batterie (DINAMO), la corrente che arriva ai motori di trazione (MOTORI), la corrente che c'è nelle batterie, sia in fase di carica che di scarica (ACCUMULATORI), il totale della corrente dei rami dei motori in serie, serie/parallelo o parallelo (CIRCUITO TRAZIONE), ed infine l'indicazione dell'assorbimento di corrente in alta tensione dei motori dei compressori, motoventilatori e scaldiglie (AUSILIARI A.T.).

Nella parte inferiore del quadro strumenti trovano posto le spie luminose dell'interruttore rapido e della disposizione del collegamento dei motori (SERIE, SERIE/PARALLELO, PARALLELO). Più in basso ci sono i due pulsanti per la chiusura (nero) o apertura (rosso) dell'interruttore rapido e i coltellini per l'inserzione di compressori e scaldiglie.

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E.626.225.  Interno della cabina di guida posteriore della E.626.225 (Breda, 1935). Grazie alla luce accesa in cabina A.T. (Alta Tensione) è possibile vedere, tramite l'apposito finestrino di controllo, alcuni elementi in ghisa del reostato.
Dettagli - E.626.225.

 

D.343.1030.  La livrea in Isabella e verde della D.343.1030 (Omeca, 1969) è impreziosita da una sottile modanatura d'alluminio e dalla lettera "A" color giallo con ombreggiatura nera (ad indicare la cabina anteriore della locomotiva).
Dettagli - D.343.1030.

 

D.141.1011.  Parte laterale destra della locomotiva Diesel-elettrica D.141.1011 (Breda/FIAT/Reggiane, 1962) comprendente il "poker" delle quattro targhe (la matricola FS più i tre costruttori) fissate sul lato della cabina. La livrea verde scuro della cassa e nera dei carrelli solitamente non è la più indicata per far risaltare i dettagli, ma la luce bassa del mattino che illuminava il carrello ha aiutato moltissimo la resa dell'immagine.
Dettagli - D.141.1011.

 

E.428.202.  Parte centrale della fiancata dell'E.428.202 (Ansaldo, 1940), una locomotiva appartenente alla serie "semi-aerodinamica" di questo gruppo di macchine dal rodiggio (2'Bo)(Bo2').

L'immagine evidenzia lo smorzatore d'attrito centrale fra i due semicarri (montato dopo che le prime prove denotarono problemi si serpeggio; il cui effetto fu però minimo perché contrastava gli inneschi dei serpeggi ma non riusciva a ridurli una volta innescati), i grossi cilindri del freno con la relativa tiranteria e le ruote motrici con la trasmissione a tamponi in gomma. Spiccano alle estremità anche le due grandi sabbiere coi relativi tubi. Da notare il bel disegno geometrico speculare che formano le chiodature sulla cassa, internamente collegate a dei profilati a "L" per irrobustirne la struttura.

Dettagli - E.428.202.

 

E.646.158.  Dettaglio del pancone della locomotiva elettrica E.646.158 (Breda, 1964) con la marcatura bianca tradizionale, ombreggiata di nero, il rubinetto giallo della condotta pneumatica e il bocchettone d'aggancio della condotta a 78 poli utilizzata con i convogli navetta.
Dettagli - E.646.158.

 

E.623.629.  L'elegante scritta su una porta di servizio dell'elettromotrice E.623.629 "Varesina", costruita nel 1932 come rimorchiata eACiz 623.663 e trasformata in elettromotrice negli anni '50, rinominandola EACiz.623.629. Negli anni '60 fu infine riclassificata come E.623.629. Spicca il dispositivo della maniglia, tutto in ottone.
Dettagli - E.623.629.

 

Carro Vre.  Questo particolare carro è un esemplare unico e venne realizzato nel 1948 modificando il carro F 1118012. Lo scopo originario di tale modifica era quello di riuscire a fornire la corrente alle carrozze in stazionamento, ma il progetto non ebbe seguito. Sul carro Vre (utilizzato in seguito per eseguire le prove del REC) è vietato effettuare le manovre a spinta.
Dettagli - Carro Vre.

 

E.623.629.  Particolare dell'elegante fattura del finestrino della toilette sulla E.623.629, con vetri satinati e cornici in ottone lavorato. Dal 1958 comparve la fascia in giallo segnali ad indicare sulle fiancate la posizione dei compartimenti di prima classe (visibile in alto a destra, subito sotto al ricasco del tetto).
Dettagli - E.623.629.

 

Vettura ex RA.  La vettura Vfr 60 83 99-89 010-2, originariamente utilizzata sulla Rete Adriatica come carrozza dinamometrica ADI 900, venne ricostruita nel 1933 utilizzandone il telaio per realizzare una carrozza adibita alla prova del freno continuo ad aria compressa. Successivamente fu equipaggiata di riscaldamento autonomo con la caldaia Webasto a gasolio e la condotta REC, di cui dispone tuttora.

Nel 2001 fu trasferita da Firenze a Tirano per entrare nel parco dei rotabili storici e nel 2005 venne completamente trasformata internamente dall'officina Milanesio, suddividendola in tre ambienti: un salone con tavolo in legno e poltroncine, uno scompartimento con divano-letto e bagno, ed una cucina attrezzata, in modo da diventare una "carrozza di rappresentanza" di Fondazione FS.

Nell'immagine spicca il vetro satinato col monogramma FS in stile primi del '900, applicato su una porta interna e le cornici dei finestrini esterni impreziosite dal tocco di colore in castano. La doppia chiodatura serve per la parete divisoria degli ambienti interni.

Dettagli - Vettura ex RA.

 

Bz 32153.  Particolare della bella marcatura ombreggiata apposta sulla fiancata della carrozza Bz 32153, appartenente alla serie 32.000 (Tipo 1937), destinata in origine ai treni rapidi a lunga percorrenza, anche internazionali. Questo gruppo di carrozze di 3a classe venne costruito in 750 esemplari fra il 1938 ed il 1940 (originariamente classificate Cz 32.000): furono le prime ad avere i sedili imbottiti anche in terza classe. Erano suddivise in dieci scompartimenti da otto posti ed attrezzate con riscaldamento elettrico e a vapore. Le unità 32.000-32.349 fino alla fine degli anni '60 erano autorizzate al servizio internazionale.

Nell'immagine è possibile vedere il combinatore manuale per la scelta della tensione di linea da utilizzare nel servizio internazionale (a sinistra) e parte delle casse contenenti le batterie di accumulatori per l'illuminazione (in basso a destra). Sempre sulla sinistra si nota il rettangolo contenente le indicazioni riguardanti la massa a vuoto ed in servizio e il numero di posti a sedere.

Dettagli - Bz 32153.

 

Livree.  Accostamento tra carrozze in livrea "grigio ardesia": a sinistra la ABz 55000 (Tipo X) e a destra la Bz 45366 (Tipo 1959).
Dettagli - Livree.

 

Carrozza TEE.  L'elegantissimo schema di coloritura delle vetture TEE in giallo sabbia e rosso bordeaux è mostrato dalla WRz 61 83 88-90 902-9, una vettura ristorante tipo 1969R restaurata dalle officine Magliola di Santhià. Costruita nel 1972, apparteneva ad un gruppo di cinque unità (900-904) più una sesta (905) ottenuta dalla trasformazione di un'altra ristorante Gran Confort per sopperire alla perdita della 904 andata distrutta in un incendio. Lo spazio per il cartello di percorrenza (retroilluminato) contiene in questo caso l'indicazione del servizio ristorante.
Dettagli - Carrozza TEE.

 

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