Questa macchina, quando entrò a far parte dei rotabili storici, venne ridipinta nell'originario schema in castano e Isabella con la riproduzione adesiva delle modanature in alluminio e dei numeri frontali. Attualmente appare invece in castano e Isabella senza modanature.

Questa particolare colorazione fu applicata alla E.646.085 (Breda, 1962) per alcuni anni (dal 2010 al dicembre 2020) ad imitazione delle due sole E.646 che rivestirono questa livrea negli anni '60 per abbinarsi cromaticamente alle carrozze.

Con l'entrata in servizio della locomotiva elettrica E.444.001 (Savigliano, 1967) si scelse di "battezzare" con un nomignolo il nuovo gruppo, per dargli un risalto che oggi diremmo mediatico. Venne indetto un apposito concorso fra tutti i lettori del periodico aziendale "Voci della Rotaia", al quale parteciparono per l'esattezza 1948 ferrovieri. L'apposita giuria, costituita da funzionari del Ministero dei Trasporti e della Direzione Generale delle FS, dal presidente della FIMF (Federazione Italiana Modellisti Ferroviari) e da un redattore del "Corriere della Sera", decise di scegliere il nome "TARTARUGA", giocando con l'evidente contrappasso della nuova locomotiva, progettata per raggiungere i 180 km/h. Ne nacque anche una rappresentazione grafica, posta sulla fiancata sotto al finestrino del macchinista.

Venne interamente realizzato utilizzando delle lamiere di acciaio inox: una tecnologia di derivazione statunitense, che consentiva di costruire veicoli ferroviari robusti ma decisamente più leggeri rispetto agli altri in circolazione in quegli stessi anni, riuscendo anche ad avere delle importanti economie in fase di realizzazione.

All'interno trovano posto l'ambiente del capotreno, il comparto bagagli e l'ufficio postale completo di casellario e buca per le lettere.

Oltre a questo simbolo, sul longherone del telaio si nota a sinistra il rettangolo contenente le indicazioni riguardanti la massa a vuoto ed in servizio e il numero di posti a sedere; a destra compare l'indicazione del tipo di freno e il valore della massa frenata espressa in tonnellate. Il famosissimo logo FS "a televisore" fu introdotto verso la metà degli anni '60.

Queste vetture serie WL ABm tipo MU 1982 furono realizzate in 91 unità fra il 1981 ed il 1989. Disponevano di 12 scompartimenti con 36 posti a sedere utilizzabili in posizione "giorno" (divano in velluto verde da 3 posti) oppure in posizione "notte" (in configurazione singola, doppia o tripla) mediante letti ribaltabili.