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Milano Smistamento

Carrelli di E.646.  Delle locomotive demolite sono rimasti due carrelli, abbandonati di traverso sul terreno scuro, ricoperto di tutte le minuterie risultanti dalla demolizione. Sui carrelli si riconoscono le molle a balestra della sospensione e, disposti trasversalmente tra le ruote, i prismi contenenti i motori di trazione (due motori gemelli per ciascun asse).
Milano Smistamento - Carrelli di E.646.

 

736.  Le 243 locomotive del gruppo 736 arrivarono in massa in Italia tra il 1944 e il 1946. Erano le più celebri "locomotive da guerra" degli Stati Uniti e - da noi come in mezza Europa - ebbero un ruolo fondamentale nel garantire i primi servizi a guerra finita. Coerentemente con lo scopo per cui erano state progettate, ebbero vita breve e la maggior parte era già stata eliminata nel 1960. Alcune unità vennero rese statiche e utilizzate come generatori di vapore nei depositi. Tra queste vi era la 205, che nel 2004 era ancora abbandonata a Smistamento, fuori servizio da anni e anni.
Milano Smistamento - 736.

 

736.  A distanza di sessant'anni, la vernice scrostata del tender rivela ancora la storia della macchina. Sul fianco appare la scritta U.S.A. mentre sul retro, sotto alla marcatura FS 736.205, si legge ancora il numero originale 3696 della classificazione U.S. Army (costruzione Lima del 1944).
Milano Smistamento - 736.

 

Mt 9 470 268.  Un altro antichissimo reperto: il tender di una locomotiva a vapore 470 (costruite nel 1907-11), riutilizzato come carro serbatoio per il trasporto di acqua non potabile: una "seconda vita" che aveva caratterizzato numerosi tender di locomotive a vapore demolite nel frattempo. Nella classificazione, la M indicava i carri serbatoio per trasporto acqua, t significava "ex tender a 2 assi" (ty e tz indicavano rispettivamente gli ex tender a 3 assi e a carrelli), 470 era il gruppo della locomotiva di origine e 268 un progressivo, indipendente da quello della locomotiva d'origine. Infine, dalla scritta in basso, si apprende che l'ultima residenza del carro era stata Caltanissetta Xirbi. Rispetto al tender originale, una semplice garitta da carro aveva sostituito la cabina del capotreno.
Milano Smistamento - Mt 9 470 268.

 

Carro chiuso.  Più recente del tender, ma anch'esso testimone di un'antica attività agricola, è questo carro chiuso, su cui si legge l'utilizzo per il trasporto bietole dello zuccherificio di Avezzano (AQ). 1953 dovrebbe essere l'anno del raccolto trasportato. I "treni derrate" - cioè quelli per i prodotti dell'agricoltura - erano stati un elemento fondamentale del trasporto merci dal Sud Italia - soprattutto Puglia e Sicilia - a cui era garantito un trattamento di particolare attenzione, a motivo della deperibilità delle merci. Quasi superfluo dire che oggi tutti i prodotti dell'agricoltura del sud viaggiano su strada.
Milano Smistamento - Carro chiuso.

 

E.626.  In epoca recente, il "cimitero delle locomotive" di Milano Smistamento ha soprattutto ospitato locomotive E.626, che hanno terminato il servizio intorno al 1994, quando le più giovani del Gruppo avevano comunque raggiunto i 55 anni di vita. In un'inquadratura "statica" di grande precisione geometrica, una quindicina di macchine si allinea nella luce calda del pomeriggio.
Milano Smistamento - E.626.

 

E.626.  Quindici anni dopo, incredibilmente, le stesse macchine sono ancora lì, finora dimenticate da tutti gli appalti di demolizioni. Pur in condizioni sempre più segnate dal tempo, rimangono un soggetto interessante (ben più delle file di E.655 poco distanti, sporche, sciatte e vandalizzate), grazie alla loro forte caratterizzazione estetica. Il tono ancora caldo dell'Isabella merita di essere "estratto" dal contesto.
Milano Smistamento - E.626.

 

E.626.  La fiancata liscia e geometrica, il braccio del pantografo, contro il sereno del cielo di una domenica mattina.
Milano Smistamento - E.626.

 

E.626.  La scritta classica è ancora lì, a sovrastare una vernice sempre più segnata dal tempo.
Milano Smistamento - E.626.

 

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