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L'evoluzione delle colorazioni DB 1970-2000

Carrozze POP.  In principio c'era il verde. Le carrozze DB, e prima ancora le DR d'anteguerra, erano uniformemente dipinte in verde scuro, senza dubbio la colorazione più tradizionale della ferrovia, comune a un gran numero di reti: fino agli anni '30 e all'introduzione del castano e Isabella, anche le FS usavano il verde scuro, eredità della Rete Adriatica (la Rete Mediterranea prediligeva invece il marrone, l'altro colore classico della ferrovia ottocentesca). A partire dagli anni '50 le ferrovie tedesche introdussero il blu per le carrozze di prima classe, cominciando da quelle unificate Tipo X. In parallelo, lo stesso blu veniva usato per distinguere le locomotive elettriche più veloci (mentre le altre restavano verdi). Infine le carrozze ristorante e i vagoni letto usavano un rosso carico, che era tradizionalmente stato il colore della Mitropa, la compagnia di ristorazione tedesca, nel dopoguerra DSG (Deutschen Schlafwagen und Speisewagen Gesellschaft). Nei disegni ho incluso un caso singolare: una vettura mista ristorante e prima classe che, con grande precisione formale, veniva dipinta metà in blu e metà in rosso, dando luogo a un unicum destinato a estinguersi totalmente con l'esplosione di colorazioni dei decenni successivi.

Poi vennero le Carrozze POP. Realizzate intorno al 1970, furono il primo esperimento di colorazione "moderna" delle DB, sicuramente una pietra miliare, che andava a segnare una cesura netta con il passato, se si escludono le colorazioni specifiche per un modesto numero di treni particolarmente celebri (il Rheingold in blu e crema, i TEE in rosso e crema e alcuni mezzi leggeri). L'esperimento fu legato all'occasione di popolarità della Germania per le Olimpiadi di Monaco e il nome POP era proprio derivato dalla Pop Art. Vennero colorate in totale 145 carrozze, in sei versioni distinte, accomunate dalla fascia bassa grigio ghiaia (RAL 7032).

L'arancio (RAL 2002) venne destinato alla prima classe (5 unità) e soprattutto alle miste (21), per un totale di 26 carrozze. Il blu cobalto (RAL 5013) fu il colore più comune, con 85 carrozze, di cui ben 68 erano le diffusissime Büm 234 di seconda classe, allora in costruzione. Era stato realizzato in blu cobalto anche un intero treno, composto quindi da prima e seconda classe, cuccette e bagagliaio, oltre a un esemplare unico con cassa in acciaio inox non verniciato (Bwümz 237).
Il rosso porpora (RAL 3004) riprendendo la citata tradizione della DSG, fu utilizzato per 17 carrozze tra ristorante, buffet e letti (cinque ristoranti su 6 erano del tipo prebellico WRüge 152).
Con il verde cromo (RAL 6020) vennero dipinte 12 vetture, in maggioranza bagagliai (8), ma anche un treno completo, analogamente a quanto fatto con il blu cobalto, e quindi con prima classe, seconda e mista. Infine 5 cuccette furono usate per sperimentare le ultime due colorazioni: lilla (RAL 4005) e rosso violetto (RAL 4002).

Qualche carrozza POP arrivò agli anni '80 e... alla Riviera! Nell'immagine, il diretto 246, che nell'estate 1983, sul percorso Genova-Marsiglia raggruppava la sezione da Vienna e Trieste del Gondoliere e quella da Monaco dell'Italicus. E' in quest'ultima sezione che il quattordicenne fotografo ebbe la fortuna di inquadrare una carrozza POP in blu cobalto, oltre alle classiche in turchese avorio che vedremo nella prossima pagina.

L'evoluzione delle colorazioni DB 1970-2000 - Carrozze POP.

 

Turchese-Avorio.  Come spesso accade, la versione definitiva fu meno "rivoluzionaria" e complessa di quella sperimentale, ma comunque ottima ed elegante. Si scelse un unico schema in turchese e avorio (Ozeanblau, RAL 5020 e Elfenbein, RAL 1014) per tutte le carrozze, cioè prima, seconda e mista, nonché cuccette e bagagliai. Nel frattempo le vetture letti acquisivano il blu europeo del raggruppamento TEN (Trans Euro Notte) e le sole ristorante mantenevano il rosso porpora classico. Lo stesso turchese-avorio venne poi esteso a varie locomotive elettriche e diesel ed altri tipi di carrozze, in particolare alle moderne Bpmz 291 di seconda classe degli Intercity (che in prima classe mantenevano carrozze e colori dei TEE).

Le carrozze in turchese-avorio sono state una presenza abituale in Italia, fino al principio degli anni '90, prima del drastico calo di relazioni internazionali con la Germania. In fotografia, l'espresso Milano-Ventimiglia, partito alle 6, portava in composizione tre carrozze Tipo X tedesche da Monaco via Brennero, insieme a una vettura letti blu. La colorazione rosso fegato e grigio delle carrozze FS, di qualche anno successiva al turchese-avorio (1982), può senza dubbio considerarsi parte dello stesso filone di rinnovo dell'estetica ferroviaria europea.

L'evoluzione delle colorazioni DB 1970-2000 - Turchese-Avorio.

 

Design Study 1985 - Schema A.  Il 1985, anno del 150° anniversario delle ferrovie tedesche, portò una serie di sperimentazioni cromatiche fortemente innovative e di totale (forse troppa?) rottura con il passato. L'idea alla base era quella di "un tema e le sue varianti", in cui le colorazioni avevano il filo conduttore dei medesimi colori utilizzati, ma la loro combinazione serviva a distinguere il tipo di servizio. Nel primo schema proposto, basato su rosso, blu e bianco, le tre varianti identificavano gli Intercity, gli FD (cioè i servizi interregio) e la CityBahn (cioè i servizi suburbani).

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L'evoluzione delle colorazioni DB 1970-2000 - Design Study 1985 - Schema A.

 

Design Study 1985 - Schema B.  L'abbinamento del primo studio era decisamente inconsueto per la ferrovia dell'Europa occidentale e a mio avviso fin troppo "urlato". Poco dopo venne proposta una nuova versione, completamente diversa, basata su due soli colori di base, un verde acqua e il bianco, proposti con la stessa disposizione per tutti i servizi; questi erano poi identificati da una banda colorata: rosso per gli Intercity, verde per gli Interregio e arancio per i CityBahn. E' curioso ricordare che anche in Italia con l'XMPR (1994) si tentò una distinzione del servizio; non è un caso che le ALn 668 abbiano una riga arancio lungo la cassa: doveva distinguere il trasporto locale, ma poi rimase solo sulle automotrici, mentre tutto il resto, sia il trasporto regionale, sia la lunga percorrenza, usò solo il verde e blu dello schema "neutro".
L'evoluzione delle colorazioni DB 1970-2000 - Design Study 1985 - Schema B.

 

Design Study 1986 - Epoca 5.  Quasi a ripercorrere la storia della colorazione POP, anche la versione definitiva degli anni '80 fu un tornare su qualcosa di meno "eccessivo", ma, ancora una volta, con un risultato di rilievo e di forte coerenza formale. In analogia al caso POP, venne elaborata una colorazione del tipo fascia neutra + fascia colorata; la differenza fondamentale è che ora i quattro colori non identificavano più il tipo di carrozza (prima, seconda, cuccette, ecc.) ma il tipo di servizio: Intercity in rosso, Interregio in blu, Regionale in verde acqua (ripreso dallo schema sperimentale dell'anno precedente) e Suburbano in arancio. Ciascun colore aveva una sottofascia più sottile in tonalità più chiara. La standardizzazione dell'arancio per i servizi suburbani può essere considerata un'eredità della colorazione POP, in quanto gli elettrotreni suburbani 420/421 dei primi anni '70 furono i primi a essere colorati in arancio proprio nell'ambito della sperimentazione POP, che per loro divenne poi definitiva.

Per le locomotive, venne scelta una tinta unita rosso oriente (RAL 3031), con un elemento decorativo bianco sul frontale (in seguito soprannominato "bavaglino"). Nell'immagine dalla copertina del numero 1/1987, Eisenbahn JOURNAL presentava la prima locomotiva nella nuova colorazione, la 111 068, appartenente a uno dei gruppi allora più moderni e diffusi.

L'evoluzione delle colorazioni DB 1970-2000 - Design Study 1986 - Epoca 5.

 

Design Study 1986 - Epoca 5.  Le carrozze verde (Regionale), arancio (Suburbano) e blu (Interregio) in posa durante la presentazione ufficiale di dicembre 1986. Le prime due altro non sono che le celeberrime Silberlinge degli anni '60. In questo caso è ancor più evidente come la colorazione sia usata per distinguere il tipo di servizio e non il modello di carrozza.
L'evoluzione delle colorazioni DB 1970-2000 - Design Study 1986 - Epoca 5.

 

Design Study 1986 - Epoca 5.  La carrozza rossa (Intercity) è una Tipo X di seconda classe, di quelle che erano già in turchese-avorio. Tuttavia, con la colorazione del 1986, il nuovo rosso viene applicato anche alle carrozze ex TEE, di modo che gli Intercity acquistano la colorazione omogenea rossa, indipendentemente dalla classe.
L'evoluzione delle colorazioni DB 1970-2000 - Design Study 1986 - Epoca 5.

 

Design Study 1986 - Epoca 5.  La complessità della sperimentazione del 1985/86 è evidente in particolare da tutti gli esperimenti fatti sulla 111 068, prima di arrivare alla versione definitiva, basati su una differente disposizione delle fasce bianche e sull'uso di due tinte di rosso. Nelle due immagini in basso si nota come si sperimentarono persino due livree contemporaneamente, "tagliate" sul frontale o a metà cassa.
L'evoluzione delle colorazioni DB 1970-2000 - Design Study 1986 - Epoca 5.

 

Epoca 5 (anni 2000).  Negli anni seguenti, in particolare intorno al 1996, le colorazioni vengono modificate/semplificate, perdendo almeno in parte il rigore formale che può essere frutto di un vero "design study". Dapprima sparisce la sottofascia chiara, poi le carrozze Intercity riciclano la colorazione degli ICE, diventando tutte bianche, con una sola riga inferiore rossa: una versione forse indicata per gli ICE stessi ma senza dubbio più "povera" per le carrozze. Dal 2001, le uniche carrozze che mantengono la fascia finestrini rossa sono quelle dei treni notturni, come la cuccette qui illustrata. In compenso tutto il trasporto regionale diventa completamente rosso: una colorazione sicuramente d'effetto nella maggior parte dei paesaggi, ma che difficilmente può essere considerata ricercata e innovativa. Nel mentre, il rosso stesso cambia tinta, passando dal precedente rosso oriente al rosso traffico (RAL 3020) nettamente più vivace. Infine l'azzurro degli Interregio scompare per "estinzione" di questa categoria di treni.

Le carrozze dei servizi notturni, in rosso e bianco, continuano ad arrivare in Italia, anche se sempre più sporadicamente. Nel 1999 (e fino al 2002) circolava ancora il treno turistico del giovedì estivo per Ventimiglia, erede dei servizi TUI degli anni '80: eccolo in sosta a San Lorenzo-Cipressa per un incrocio. Oggi (2013) le carrozze notturne arrivano ancora a Milano con l'Euronight da Monaco (insieme a carrozze austriache da Vienna).

L'evoluzione delle colorazioni DB 1970-2000 - Epoca 5 (anni 2000).

 

La locomotiva del fuochista.  Il secondo filone che proviamo ad osservare è quello delle locomotive pubblicitarie, o per meglio dire sponsorizzate. Infatti quando nacquero, non erano pubblicità vere e proprie ma livree curiose, che riportavano il nome dello sponsor. Il merito di averle inventate spetta a Märklin, celebre costruttore di treni in miniatura, che naturalmente non era disinteressato, perché poi produceva il modello in scala "in tiratura limitata", che andava a ruba tra i collezionisti.
La prima locomotiva in assoluto, nel 1994, fu la 460 svizzera "del fuochista", in cui una cabina di locomotiva a vapore era disegnata come in uno spaccato sul fianco della 460 dipinta di nero (anziché rossa come i modelli di serie). Insieme con due macchine puramente pubblicitarie (Danzas e Ciba) essa iniziò una nuova era "colorata" presso le SBB. Poi venne realizzata anche una Re 4/4 IV con le costruzioni metalliche (simili al Meccano ma ovviamente nella versione Märklin) e varie altre. Successivamente le 460 divennero famose per le decine di livree pubblicitarie, che oggi appaiono scontate, anche grazie al proliferare dei colori con la liberalizzazione dei servizi merci, ma che allora erano una novità assoluta. A margine, nel 2013 le ferrovie austriache hanno riprodotto il profilo di un'intera macchina a vapore sulla fiancata di una moderna locomotiva elettrica, con un effetto estetico a mio avviso grottesco e quasi sgradevole, assai meno fantasioso dell'antenata del fuochista.
L'evoluzione delle colorazioni DB 1970-2000 - La locomotiva del fuochista.

 

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