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 29 (banco).  Risalente all'epoca pionieristica della corrente continua, la 29 si guida con il caratteristico timone, al pari, ad esempio, della celebre motrice tranviaria interurbana milanese tipo «Reggio Emilia» (foto). Il timone comanda le combinazioni dei motori (serie e parallelo) e le "tacche" di esclusione del reostato, come indicate dalla freccia rotante al centro del banco (più dettagli sulla guida delle locomotive a corrente continua).
In basso a sinistra si trova invece l'interruttore del combinatore (più propriamente "motogeneratore"), cioè della macchina rotante che accoppia un motore elettrico, funzionante alla tensione di linea, con una dinamo a bassa tensione; prima dell'avvento dei convertitori statici, questo era l'unico modo per ottenere corrente a bassa tensione per l'alimentazione di tutte le apparecchiature ausiliarie. Infatti solo in alcuni mezzi a tensione relativamente bassa, per esempio i classici 600 V dei tram, si poteva accettare di alimentare tutti i circuiti a questa tensione (era così anche sulle vetture a carrelli di Milano, prima della revisione del 1988-92). Normalmente il motogeneratore non è visibile al viaggiatore, ma nella 29 lo si scorge chiaramente da un oblò nel corridoio alle spalle della cabina.
La 29, ex Sangritana - 29 (banco).

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