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La ferrovia di Casella

Nuovo! Casella.  Immagine a colori della A5 nella primitiva colorazione con il sottile baffo amaranto.
La ferrovia di Casella - Casella.

 

Nuovo! Torrazza.  Ancora la A4, nella colorazione successiva, con le fasce amaranto molto più presenti.
La ferrovia di Casella - Torrazza.

 

La A5, ex Spoleto-Norcia

 Genova P.za Manin.  Per tutti gli anni '80 e i primi anni '90, i rotabili della Genova-Casella sono colorati in rosso amaranto e crema, come questa ex Spoleto-Norcia sulla sinistra. Nel 1994 la A6 torna azzurra, in una nuova, piacevole versione in cui lo stesso azzurro si estende a tutta la parte bassa della cassa. In alto a destra, il locomotore 28, ex Sangritana, oggi demolito, gemello del 29 che incontreremo nella seconda parte del nostro viaggio.
La A5, ex Spoleto-Norcia - Genova P.za Manin.

 

 Genova P.za Manin.  La A5 è pronta a partire, sullo sfondo del castello Mackenzie (Gino Coppedè, 1893-1905). Le quattro elettromotrici A4-A7 sono state acquistate nel 1971 dalla cessata ferrovia Spoleto-Norcia, chiusa nel 1968, cambiando lo scartamento dai 950 mm tipici dello scartamento ridotto italiano ai 1000 mm usati sulla Genova-Casella.
Si tratta dei motrici della dotazione d'origine della Spoleto-Norcia, costruite da Carminati & Toselli / TIBB nel lontano 1926, anno di inaugurazione di questa linea. Nel 1957 sono state ricostruite da Casaralta con un nuovo equipaggiamento elettrico e un disegno "tondeggiante" tipico dell'epoca, ripreso dalla serie di elettromotrici Stanga-TIBB che negli anni '50 si erano diffuse su varie concesse (Sangritana, Roma-Lido, Centrale Umbra, ...; altri dettagli).
La A5, ex Spoleto-Norcia - Genova P.za Manin.

 

 S.Pantaleo.  La linea comincia subito ad arrampicarsi lungo il versante destro della val Bisagno, dapprima nella periferia genovese, poi, sovrappassata l'autostrada A12 (di cui si vede un viadotto in basso), in luoghi assolutamente "deserti", ora brulli, ora boscosi: il percorso si riconosce come traccia più chiara lungo il versante, nella parte destra dell'immagine. San Pantaleo è il primo punto di incrocio.
La A5, ex Spoleto-Norcia - S.Pantaleo.

 

 Cappuccio.  Vari ponti ad archi permettono di superare, in stretta curva, le incisioni del versante.
La A5, ex Spoleto-Norcia - Cappuccio.

 

 Cappuccio.  Il secondo punto di incrocio si trova in posizione panoramica e deserta sul fianco della montagna, e offre una gran varietà di inquadrature.
La A5, ex Spoleto-Norcia - Cappuccio.

 

 Cappuccio.  Sul crinale appare il Forte Sperone, posto sul vertice settentrionale delle mura seicentesche attorno alla città.
La A5, ex Spoleto-Norcia - Cappuccio.

 

 Cappuccio.  
La A5, ex Spoleto-Norcia - Cappuccio.

 

 Cappuccio.  
La A5, ex Spoleto-Norcia - Cappuccio.

 

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