Campi. La cartolina, databile ai primi anni Sessanta, mostra un convoglio composto da un'elettromotrice e due rimorchiate, tutte piacevolmente colme di viaggiatori. |
Torrazza. La FGC ha sempre raccolto materiale proveniente da altre linee. Un posto di rilievo spetta alle tre motrici della FEVF, la Ferrovia Elettrica della Val di Fiemme (Ora-Predazzo), chiusa nel 1963, che hanno conosciuto una lunga vita sui binari genovesi. La A2 (Carminati&Toselli / TIBB 1929) è qui ripresa al suo stato d'origine. Successivamente, negli anni Ottanta, tutte e tre le unità sono state ricostruite con una nuova cassa che ne ha sensibilmente alterato l'aspetto. Oggi (inizio 2011) la A2 si trova in riparazione alle Officine Ferroviarie di Arquata. |
Casella Paese. La A5, ex Spoleto-Norcia, è in sosta al capolinea. La colorazione è quella dell'epoca, bianca, con tetto, sottocassa e sottile "baffo" azzurro. Il collegamento dal deposito a Casella, aperto nel 1953, si svolgeva su sede stradale e la stessa stazione di Casella era "in strada". Nel 1980 è stata attivata una variante, parallela ma in sede propria, e i binari si trovano ora dall'altro lato del medesimo fabbricato (confronta la foto attuale della stessa A5 più oltre). |
Nuovo! S.Olcese Tullo. La A2 ex Val di Fiemme in corsa per un paesaggio agreste. |
Nuovo! S.Olcese Tullo. La A4 ex Spoleto-Norcia traina un treno di tre carrozze. |
Nuovo! Casella. Un cospicuo convoglio in doppia trazione simmetrica di due ex Spoleto-Norcia percorre il ponte sullo Scrivia nella versione originale, promiscua tra strada e ferrovia, durata fino al 1980. |
Nuovo! Casella. Immagine a colori della A5 nella primitiva colorazione con il sottile baffo amaranto. |
Nuovo! Torrazza. Ancora la A4, nella colorazione successiva, con le fasce amaranto molto più presenti. |
Genova P.za Manin. Per tutti gli anni '80 e i primi anni '90, i rotabili della Genova-Casella sono colorati in rosso amaranto e crema, come questa ex Spoleto-Norcia sulla sinistra. Nel 1994 la A6 torna azzurra, in una nuova, piacevole versione in cui lo stesso azzurro si estende a tutta la parte bassa della cassa. In alto a destra, il locomotore 28, ex Sangritana, oggi demolito, gemello del 29 che incontreremo nella seconda parte del nostro viaggio. |
Genova P.za Manin. La A5 è pronta a partire, sullo sfondo del castello Mackenzie (Gino Coppedè, 1893-1905). Le quattro elettromotrici A4-A7 sono state acquistate nel 1971 dalla cessata ferrovia Spoleto-Norcia, chiusa nel 1968, cambiando lo scartamento dai 950 mm tipici dello scartamento ridotto italiano ai 1000 mm usati sulla Genova-Casella. Si tratta dei motrici della dotazione d'origine della Spoleto-Norcia, costruite da Carminati & Toselli / TIBB nel lontano 1926, anno di inaugurazione di questa linea. Nel 1957 sono state ricostruite da Casaralta con un nuovo equipaggiamento elettrico e un disegno "tondeggiante" tipico dell'epoca, ripreso dalla serie di elettromotrici Stanga-TIBB che negli anni '50 si erano diffuse su varie concesse (Sangritana, Roma-Lido, Centrale Umbra, ...; altri dettagli). |
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