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Città e tram - Le reti minori

Livorno.  A partire dal 1897 iniziò la graduale elettrificazione delle linee tranviarie a cavalli di Livorno e la creazione di nuovi itinerari, fino alla massima estensione della rete che si ebbe a metà degli anni '10 del 1900. Purtroppo i pesantissimi danni inferti durante i bombardamenti del 1943 e 1944 portarono alla definitiva soppressione del servizio tranviario, che non venne più riattivato dopo le distruzioni belliche. In primo piano di questa cartolina databile alla fine degli anni ‘30 è ripresa la vettura tipo "Grondona" n.57 mentre sullo sfondo un altro tram dello stesso tipo è accoppiato con un rimorchio.
Città e tram - Le reti minori - Livorno.

 

Firenze.  Il primo tram elettrico percorse le strade di Firenze nel 1898 ed il servizio durò per 60 anni, fino al 20 gennaio 1958. In questa cartolina, risalente probabilmente agli ultimi anni di servizio, le motrici 214 e 223 sono in sosta sull'anello di Piazza della Libertà.

L'inaugurazione della nuova linea per Scandicci, avvenuta giorno di San Valentino del 2010, ha significato il ritorno del tram nella città gigliata: oggi questa linea offre un servizio efficiente e molto ben frequentato, a dispetto di tutta la travagliata fase di costruzione, che aveva visto all'opera le più varie schiere di detrattori del tram.

Città e tram - Le reti minori - Firenze.

 

Roma, Santa Maria Maggiore.  Introduciamo anche un'immagine della rete romana, con la vettura 511 fotografata naturalmente in epoca prebellica in P.za S. Maria Maggiore, diretta verso P.za Vittorio Emanuele.
Città e tram - Le reti minori - Roma, Santa Maria Maggiore.

 

Ancona.  Dopo il tram a cavalli, entrato in servizio nel 1881, a partire dal 1909 Ancona si dotò di una rete tranviaria elettrica che raggiunse la sua massima estensione negli anni ‘30 con tre linee tra cui quella extraurbana per Falconara. Purtroppo anche in questa città i bombardamenti della seconda guerra mondiale provocarono gravissimi danni che coinvolsero anche i trasporti pubblici. Nel 1946 venne riattivato un servizio tranviario ridotto ma nel 1949 il filobus iniziò a circolare lungo le strade del capoluogo marchigiano al posto dei tram. In questa cartolina dei primi anni '40 la vettura 14 sta percorrendo un tratto a binario unico.
Città e tram - Le reti minori - Ancona.

 

Sorrento.  La tranvia che collegava Castellamare di Stabia con Sorrento venne inaugurate nel 1906 e restò in esercizio per quarant'anni, fino al 6 gennaio 1946; in questo caso la soppressione della tranvia coincise con l'apertura di una nuova e più capiente ferrovia suburbana: si trattava del prolungamento da Castellamare a Sorrento della linea SFSM proveniente da Napoli (tuttora in esercizio, anche se con ingiustificabili problemi finanziari negli ultimi anni). Nella cartolina, databile all'ultimo periodo di esercizio, una delle sedici vetture a due assi di costruzione Siemens è in transito lungo Piazza Tasso a Sorrento.
Città e tram - Le reti minori - Sorrento.

 

San Severo.  La tranvia San Severo - Torremaggiore venne inaugurate nel 1925 con lo scopo principale di creare un collegamento tra la Capitanata e la ferrovia Adriatica. Verso la metà degli anni '50 iniziò un inesorabile declino che si concluse con la definitive chiusura il 31 marzo 1962 e sostituzione con autoservizio. In questa fascinosa cartolina della stazione di San Severo è stata ripresa esattamente metà del minimale parco rotabile passeggeri della tranvia, composto da due elettromotrici a due assi ed altrettante rimorchiate. In questo caso si tratta della motrice n. 2 e della rimorchiata n.22. Era inoltre disponibile una locomotiva elettrica utilizzata per i servizi merci. Erano invece "minimi" come dimensioni i due bus in sosta sullo sfondo!
Città e tram - Le reti minori - San Severo.

 

San Severo.  Tram, autobus, calesse, bicicletta e pedoni...non manca nessun modo di trasporto, tranne ovviamente le automobili!
Città e tram - Le reti minori - San Severo.

 

Cagliari.  La storia delle tranvie di Cagliari è abbastanza articolata in quanto comprendeva una rete urbana e due linee extraurbane, rispettivamente per Poetto e Monserrato/Quartu S. Elena. Quest'ultima fu la prima a soccombere nel 1963, a cui seguirono la rete urbana nel 1971 ed infine la linea per Poetto nel 1973. D'altro canto nel 1953 i primi filobus iniziarono a circolare nel capoluogo sardo e ancora oggi è attiva la rete filoviaria cittadina (oltre a una linea tranviaria integralmente nuova di recente attivazione). In questa cartolina di Corso Vittorio Emanuele sono presenti due diverse vetture a due assi: sulla destra una "ricostruita" delle serie 40-45 o 140-145, mentre sulla sinistra un esemplare ancora con cassa originale della serie 11-16.
Città e tram - Le reti minori - Cagliari.

 

Messina.  Quando nel 2003 è stata inaugurata la nuova linea tranviaria di Messina (oggi attiva con alterne vicende), si è trattato in realtà di un ritorno del mezzo su rotaia lungo le strade della città dello Stretto. Infatti l'ultimo giorno del 1951 venne soppresso il primo servizio tranviario elettrico, inaugurato nel 1917 in affiancamento alle linee extraurbane a vapore per Giampilieri e Barcellona. In questa cartolina, una vettura a due assi di costruzione OMI di Reggio Emilia, accoppiata ad una rimorchiata giardiniera, sta impegnando Via Garibaldi sullo sfondo del mare. Anche la nuova tranvia percorre questo stesso lungomare.
Città e tram - Le reti minori - Messina.

 

Catania.  Inaugurata nel 1905, la rete tranviaria di Catania rimase in esercizio per poco più di quarant'anni, in quanto a partire dal 1949 i mezzi su rotaia vennero progressivamente sostituiti dai filobus fino alla definitiva scomparsa dei tram avvenuta nel 1951. La rete era costituita da sei linee che avevano tutte capolinea in Piazza Duomo, ad eccezione della numero 4, su cui è in servizio un tram a due assi in questa cartolina degli anni '40.
Città e tram - Le reti minori - Catania.

 

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