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Tram a Milano

Nuovo! Teatro alla Scala.  Atmosfera da anni '20 con la vettura Edison n. 93 in servizio sulla linea 4, trainante il suo rimorchio.
Tram a Milano - Teatro alla Scala.

 

Nuovo! S.Maria delle Grazie.  Linda immagine anteguerra con la vettura a carrelli 1677 in servizio sul 16 per Trivulzio (cfr. anche la mappa del 1933 con l'indicazione di tutti i percorsi tranviari).
Tram a Milano - S.Maria delle Grazie.

 

Nuovo! P.za Duca d'Aosta.  Questa vista del Grattacielo Pirelli sembra a tutti gli effetti un notturno autentico (e non un'immagine sottoesposta, come spesso era abituale per simulare la notte).
Tram a Milano - P.za Duca d'Aosta.

 

Nuovo! C.so Buenos Ayres.  La cartolina sembra essere prebellica: i finestrini dei tram hanno ancora la parte superiore dei vetri allo stato d'origine, mentre le vetture non portano la banda bianca per l'oscuramento tipica del periodo bellico. Inoltre si nota che in giro non c'è neanche un'autovettura e a destra compare l'insegna del Cinema Impero.
Tram a Milano - C.so Buenos Ayres.

 

Nuovo! Cordusio.  
Tram a Milano - Cordusio.

 

Nuovo! Via Colombo e "Cremlino".  Non sono certo comuni le cartoline che ritraggono la via Colombo con il tram e il palazzo cosiddetto del Cremlino, appartenente all'Università degli Studi. E' una piacevole eccezione questo piacevole scatto che fa parte della serie pubblicitaria della Pirelli. La cosa è ancor più singolare, perché le cartoline Pirelli spesso non brillavano né per le composizioni (molto spesso forzate per includere la pubblicità aziendale), nè per originalità (le riprese erano le classiche dei luoghi più centrali, fin troppo fotografati).
Tram a Milano - Via Colombo e

 

Il servizio interurbano

Sesto S.Giovanni.  Con il cavalcavia Buozzi la tranvia Milano-Monza nel suo percorso tradizionale superava la ferrovia poco prima della stazione di Sesto. Il cavalcavia, come molti altri simili, è stato tracciato in lieve variante rispetto al perfetto rettifilo che da Piazzale Loreto conduce fino al Rondò di Sesto, posto poco oltre la fine dell'inquadratura (vedi cartoline seguenti). Il paraurti in basso a sinistra appartiene all'estremità settentrionale dei binari industriali dell'area di Greco. La tranvia percorreva il cavalcavia con i binari dei due sensi di marcia "compenetrati".
Il servizio interurbano - Sesto S.Giovanni.

 

Sesto S.Giovanni.  L'immagine restituisce il quadro di com'era Sesto al tempo delle due linee tranviarie ai lati della ferrovia. I binari a destra appartenevano alla linea Milano-Monza (soppressa nel 1966), mentre a sinistra si trovava il capolinea di Sesto "Cancelli" [della ferrovia], dove terminava il binario del servizio locale lungo via Marelli (soppresso nel 1958). La vecchia stazione di Sesto (sostituita dall'attuale nel 1969, contestualmente con il quadruplicamento della Milano-Monza) si trovava alle spalle del fotografo. Il segnale di partenza verso Milano era a due vele: quella "bassa" comandava l'accesso alla linea merci e al deposito di Greco. Si notano anche le strisce pedonali old style, prima che si inventassero quelle attuali. L'immagine da Google Maps mostra la situazione attuale: curiosamente, la pubblicità della Coca Cola è ancora nell'identico posto, ma definire migliorato il contesto urbano ci parrebbe un po' azzardato...
Il servizio interurbano - Sesto S.Giovanni.

 

Sesto S.Giovanni.  Il rondò di Sesto, antico punto di biforcazione tra la strada per Monza e quella per la Villa Reale, vide innestarsi nel 1825 il nuovo rettifilo dal piazzale Loreto di Milano (la futura viale Monza). Divenne quindi uno dei luoghi cardine della tranvia Milano-Monza, sopravvissuta fino al 1966, quando, nel frattempo, Sesto era diventata, specie intorno al Rondò, una metropoli fitta di grandi palazzi moderni. Un'elettromotrice della tranvia è in sosta al Rondò, verosimilmente nei primi anni '60.
Il servizio interurbano - Sesto S.Giovanni.

 

Sesto S.Giovanni.  Ancora il rondò, visto in un'epoca meno recente, quasi certamente nell'immediato dopoguerra: sono presenti indicazioni di guerra sui muri, c'è un clima dimesso in generale (senza segni di nuova attività edilizia) e la rimorchiata in primo piano è un po' malconcia a livello di manutenzione, tuttavia i veicoli privati non sembrano oscurati (e quindi la guerra è finita). La cartolina è molto interessante anche per altri aspetti: sullo sfondo si intravede il tronchino di viale Marelli, con tram in sosta (Sesto Cancelli). Al di qua della ferrovia sopravvivono invece tre alberi in asse col viale Marelli: appartengono allo storico viale prospettico che da Porta Venezia arrivava fino alla Villa Reale di Monza, di cui oggi sopravvivono alberati solo il viale Marelli e la via Casiraghi a Sesto. Anche questi tre alberi peraltro vennero abbattuti poco dopo.
Il servizio interurbano - Sesto S.Giovanni.

 

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