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Motore (componenti).  Allentando le viti del supporto del motore, lo si può scomporre in tutte le sue parti. Si tratta di un motore asincrono monofase, che utilizza un rotore "a gabbia di scoiattolo" (cioè privo di spazzole e anche di spire avvolte, permanentemente chiuso in corto circuito su se stesso). Chi è pratico della tradizionale trazione ferroviaria trifase sa che i motori asincroni erano proprio quelli tipici delle locomotive trifasi, anche se storicamente non si è fatto uso dei rotori a gabbia di scoiattolo (con la sola eccezione delle due locomotive del Sempione 366-367), perché non permettevano l'uso del reostato, indispensabile per l'avviamento della locomotiva. Tuttavia con la normale alimentazione monofase a 220 V delle nostre case, non è possibile far funzionare un motore asincrono, perché gli mancherebbe il campo rotante generato proprio dalla corrente trifase.

Esistono due "stratagemmi" per ottenere un campo rotante e quindi far girare un motore asincrono con la normale corrente domestica. Il primo è quello di utilizzare un condensatore per generare una corrente sfasata rispetto a quella di partenza: è il sistema utilizzato dal mio proiettore Silma. L'altro stratagemma è quello del cosiddetto motore asincrono a poli schermati, che è proprio quello che abbiamo davanti. La chiave del trucco sono quelle due coppie di spire che passano "in diagonale" nello statore: si tratta di spire di rame, chiuse in corto circuito, in cui le correnti indotte creano un flusso sfasato rispetto a quello principale (prodotto dal primario del trasformatore) sufficiente a generare un campo rotante paragonabile a quello ottenuto con una vera alimentazione trifase, e quindi a mettere in rotazione il motore (più info).

Proiettore Bral 8 mm - Motore (componenti).

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