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Motore (assemblato).  Rimuoviamo ora anche il coperchio posteriore e guardiamo il motore, che riserva una notevole sorpresa. Il primo oggetto che salta all'occhio è visibilmente un trasformatore, con il suo avvolgimento (ricoperto di carta grigio scuro) e il pacco di lamierini (verniciati di verde). Nel trasformatore entrano i cavi blu a 220 V (uno dei due cavi passa dall'interruttore, in basso a destra) ed esce il cavo giallo a 6 V che alimenta la lampadina (l'altro polo è portato dalla struttura metallica del portalampada). Ma notiamo che quello che abbiamo chiamato trasformatore è inequivocabilmente anche il motore! Il suo rotore è infatti libero di ruotare in una cavità ricavata nel pacco di lamierini. Si tratta di un motore molto peculiare, che esamineremo disassemblandolo nella prossima foto.

Osserviamo intanto che il portalampada può essere regolato su due assi con due viti di taratura: infatti se la lampada non è perfettamente allineata con il quadro, la proiezione sullo schermo avrà una luminosità disomogenea. Infine lo scopo del motore non è solo muovere la griffa, ma anche far ruotare la bobina ricevente, in modo da assicurare l'avvolgimento della pellicola sulla bobina stessa. Questo è ottenuto con una cinghia di trasmissione metallica realizzata con una molla a spirale. Notiamo che se si fosse utilizzata una cinghia in gomma, dopo 50 anni sarebbe stata senz'altro distrutta, mentre la cinghia metallica è ancora come nuova. La bobina non deve ruotare a velocità costante, perché ovviamente rallenta man mano che si riempie (a pari velocità lineare della pellicola). Questo è ottenuto per semplice frizione della cinghia sul perno della bobina.

Proiettore Bral 8 mm - Motore (assemblato).

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