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Eumig Mini 3, otturatore rotante.  Come si diceva sopra, tra il vano pellicola e il blocco motore è collocata la piastra metallica dell'otturatore rotante e della griffa. L'immagine di sinistra mostra l'intero gruppo ancora assemblato e visto dal lato dell'obiettivo: la griffa sporge quindi sul lato inferiore. L'otturatore rotante, in plastica, è mosso dal motore elettrico, attraverso l'ingranaggio riduttore visto prima. Nelle immagini di destra l'otturatore è ulteriormente smontato, in modo da vedere l'eccentrico che trasforma il moto rotatorio nel moto alternativo della griffa, in maniera del tutto identica al caso della Brownie. L'unica differenza è che qui la parte aperta dell'otturatore è un po' maggiore, circa 170°, contro i circa 150° della Brownie. In questo modo il tempo di esposizione del fotogramma si allunga e quindi la cinepresa sfrutta di più la luce. Le ultime cineprese Super 8 di inizio anni '80 riuscirono ad arrivare a 220° e vennero definite extra-luminose. Il rovescio della medaglia è che usando tempi lenti, i soggetti in rapido movimento risultano meno nitidi (a 18 fotogrammi/secondo, l'esposizione è pari a 220/360/18 = 1/30 s).

In alto a destra si vede la piastra dal lato posteriore con il guida-pellicola (in fusione metallica), contro cui si appoggia direttamente il caricatore Super 8. Nelle cineprese 8 mm la pellicola era sempre tenuta aderente alla guida da un pressore metallico molleggiato: una delle critiche mosse al formato Super 8 fu proprio legata all'adozione di un più economico pressore in plastica che faceva necessariamente parte del caricatore. Infine la didascalia evidenzia come la piastrina metallica della griffa presenti una sporgenza che ha la funzione di "presa di moto" per il trascinamento della bobina nel caricatore, che vedremo nella prossima immagine.

Eumig Mini 3 (1973) - Eumig Mini 3, otturatore rotante.

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